Lettera di Scaglia all’assemblea Fastweb del 22 aprile 2010


Attraverso i suoi legali, l’avvocato Antonio Fiorella e Piermaria Corso, Silvio Scaglia ha voluto far pervenire un messaggio all’assemblea dei soci di Fastweb, tenutasi il 22 aprile scorso, la prima dopo le sue dimissioni dal consiglio e l’autosospensione di Stefano Parisi.


Scaglia ha voluto esprimere la sua soddisfazione per il fatto che l’azienda, scongiurato il rischio di commissariamento, possa riprendere la sua normale attività.  Scaglia ha voluto far sapere  di non aver perso la speranza sul fatto che presto riuscirà a chiarire di essere stato, insieme a Fastweb, “vittima di una truffa ben congegnata”.


Per ora, resta la sensazione che le regole della libertà economica (e, ancor più importante, della libertà personale) siano state stressate oltre il lecito, con conseguenze destinate a protrarsi nel tempo. “Se il paese non attrae investimenti – argomenta, in un articolo del Foglio sul dibattito legato all’eccessiva pressione fiscale in Italia, il professore di Economia all’Università degli Studi di Torino, Enrico Colombattociò è dovuto innanzitutto ai limiti delle nostre istituzioni, a partire dalla giustizia. Se lo Stato non torna ad essere un arbitro rapido e giusto, il continuare a parlare di riforme, in economia e non solo, rischia di essere un puro esercizio di stile.


8 Commenti a “Lettera di Scaglia all’assemblea Fastweb del 22 aprile 2010”

  • battista:

    se non vi piace cancellatelo

  • battista:

    bolla o non bolla i soldi erano veri e chi li ha presi sapeva cosa faceva.è vero la borsa va maneggiata con cura specialmente fino a quando non metteranno in prigione chi si crede piu intelligente (furbo)di tutti e chi dorebbe controllare ha le fette di salame(salame molto pregiato)sugli occhi.i fondamentali di fatweb(e biscom)sono quelli attuali,a proposito di tiscali mi sembra di ricordare che furono quotate circa 46 euro e solo dopo aumentarono di prezzo fino apiu di 1000euro chi le ha prese poteva anche guadagnarci questo non è il vostro caso.a proposito di stato di diritto negli stati uniti certi furbi prendono 150 anni di prigione mentre in italia vengono chiamati dalle nostre universita a dare lezioni.avreiun sacco di cose da dire però dico solo di guardare cosa succede ora in borsa grazie a furbi e salame ciao

  • Caro Silvio,
    non solo questi lunghi giorni di attesa son incivili, ma pure immorali.
    Davvero questi tempi non hanno senso e sembrano una grande manovra per indebolirti: ma devi combattere e resistere e vincerai la tua battaglia!!
    E’ incredibile che tu sia corso in Italia per metterti al piu’ presto nelle mani della giustizia e questo e’ il trattamento con cui vieni ricambiato..: e’ davvero assurdo!!
    ma siam tutti con te!!
    Un forte abbraccio a te Monica ed i ragazzi
    Francesca , Andrea

  • gio:

    non ci sono limiti per la detenzione preventiva?
    considerando che nel caso di scaglia non ci sono le ragioni per tenerlo in carcere, neanche per un giorno…
    possibile che in uno “stato di diritto” si consena questo comportamento ad un giudice?

    chi conosce scaglia, la sua storia, è con lui!
    non è un periodo facile ma bisogna farcela, molti sono con te…

  • dg:

    un ministro della Repubblica per difendersi se ne va a casa e ci propina difese cui solo i cretini possono ritenere plausibili ed un cittadino viene segregato perchè non poteva non sapere

  • Redazione:

    Gentile Battista, non bisogna fare confusione. E’ vero che le azioni e.biscom arrivarono a valere cifre folli, ma ricorderà che nello stesso periodo le azioni Tiscali arrivarono a valere più della Fiat, oltre 12mila miliardi delle vecchie lire. Si potrebbe fare un lunghissimo elenco di titoli quotati della “new economy” che persero il 99% dai massimi di Borsa, e oggi nemmeno esistono più. Ma non furono i fondatori di e.biscom, poi Fastweb, a speculare come matti. Fu il mercato e quella strana follia e avidità di guadagno che si diffuse oltre ogni ragionevole limite.

    Semmai, si può ricordare come Fastweb sia stata una delle pochissime realtà industriali a non tradire le attese. Prova ne sia che oggi è una florida società che vive di un business radicatissimo, come la diffusione della banda veloce, tramite la fibra ottica.

    Nel caso specifico, inoltre, il suo fondatore Silvio Scaglia, non ha venduto titoli della società nel pieno dell’onda della follia da “new economy”. Al contrario , ha tenuto i suoi titoli e ha lavorato accanitamente al progetto industriale per anni, fino a quando la società ha dimostrato di avere ” fondamentali” in grado di farla marciare con le proprie gambe, dopo lo sboom di tutti i titoli “drogati” dalla bolla internet.

    Poi se crede, possiamo discutere a lunghissimo sul perchè esistono le bolle azionarie, sul perchè alcuni spesso ci rimettono le penne, sul perchè la Borsa va maneggiata con cura, soprattutto quando assume comportamenti di “euforia irrazionale”. Ma non confondiamo le cose: qui stiamo parlando di stato d diritto. Una cosa preziosa per tutti.

    Stefania at silvioscaglia.it

    • battista:

      guarda che le azioni e.biscom non sono mai aumentate se non pochi cet.dal giorno della ipo.è vero però che la quotazione era assurda.secondo lei chi ha fatto il prezzo?chi doveva controllare?certo non un piccolo azionista che le ha avute per sorteggio.come detto sopra le tiscali sono aumentate dopo l’ipo ciò vuol dire che il prezzo ipo non era troppo gonfiato.il suo caro silvio ora è in carcere .ma grazie a lui e soci le azioni ora fastweb hanno perso ancora il 30%,come mai se sono tutti innocenti?come mai se l’azienda è così sana?in borsa si potrebbe investire ancora se il gioco fosse leale.purtroppo è come una corsa con cayalli dopati.distinti saluti
      (per ora)

  • battista:

    sono un fortunato che per sorteggio ha preso azioni e.biscom all’ipo.penso di essere stato fregato da codesti signori scaglia in primis.pertanto sapendolo in prigione non mi rattrista affatto,anzi…spero che vadano a fargli compagnia anche i suoi amici fondatori di e.bicom che ci hanno marciato alle spalle di tanti piccoli risparmiatori come mè

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World