Giuseppe Turani: “A Scaglia? Bisognerebbe dargli una laurea honoris causa”



Anche Giuseppe Turani, firma illustre del giornalismo economico in Italia e grande esperto e appassionato di nuove tecnologie, risponde volentieri alle domande del blog silvioscaglia.it sulla vicenda giudiziaria che ha colpito il fondatore di Fastweb: “Conosco Silvio Scaglia da moltissimi anni. Mi è sempre sembrato una persona per bene. E ne ho avuto larga conferma con il fatto che ha attraversato mezzo pianeta per presentarsi spontaneamente dai giudici, pur sapendo che sarebbe finito direttamente in carcere”.


“Non ho mai sentito – sottolinea ancora il direttore di Uomini & Business(a differenza di quanto è accaduto con altri personaggi) storie sul suo conto. Silvio Scaglia è un tecnico e un manager di grande qualità, che in Italia ha avuto il merito, con Fastweb, di lanciare una tecnologia (la fibra ottica) che adesso, a distanza di anni, si sta rivelando vincente e che diventerà, di fatto, il “modello” per le future telecomunicazioni. In sostanza, a Silvio Scaglia avrebbero dovuto dare qualche premio, qualche laurea honoris causa. Invece, se ne sta da mesi chiuso in carcere senza motivo. Sta lì perché gli inquirenti sperano che si stufi e che si decida a dire quello che loro vogliono sentirsi dire”.


Insomma, conclude infine Giuseppe TuraniNon è una bella storia italiana, e non è una bella pagina della giustizia italiana”.


1.191 Commenti a “Giuseppe Turani: “A Scaglia? Bisognerebbe dargli una laurea honoris causa””

  • franco:

    La vicenda caro Signor Turani ha dei connotati inquietanti.
    Prima di tutto vorrei far presente che la società ha largamente deluso le aspettative degli investitori (che sono stati derubati) perchè da 220 euro è finita fuori mercato a 17 euro in poco più di cinque anni.
    Quindi discuterei sulla qualità della gestione dell’azienda.
    In secondo luogo vorrei far presente che Mokbel non solo è implicato nella vicenda fastweb ma anche nella vicenda finmeccanica e ciò fa pensare che fosse tutt’altro che un personaggio lontano dai vertici.
    La vicenda inquieta pesantemente perchè è finito in galera un parlamentare l’ex on. Di Girolamo (ma ci rendiamo conto?).
    Ora se 2+2 fa quattro la vicenda ha coinvolto pesantemente i vertici dello Stato e i vertici della società.
    Evitiamo quindi banalità del tipo “è una gran brava persona” etc.
    In quanto cittadino sono “basito” dalla vicenda ma non posso far altro che affidarmi alla magistratura e le assicuro che non mi affiderei all’idea che ho della società che fra l’altro è negativa.

    • stefano:

      Questa poi.. Le suggerisco di comprare Tiscali: dal punto di vista borsistico ha avuto performance ben più significative di Fastweb, quindi secondo il suo orientamento sarebbe ben gestita (a posto stiamo).
      Intanto che Lei si affida ai magistrati (a parole), per onor di coerenza, occorrerebbe anche che si facesse 280 e più giorni tra galera e domiciliari! Così poi ci racconta quanto è ancora fiducioso..

    • giovanni:

      Egregio signor Franco, posso consigliarLe di leggere gli atti dell’ordinanza di custodia cautelare?
      Lo faccia senza meno (li trova su internet) e si accorgerà che le “verità di plastica” confezionate per giornalisti prigri, che tanto spazio hanno avuto sulle pagine di certi quotidiani, ne usciranno ribaltate.
      Per farLe un esempio, il processo Feastweb si svolge su di un ragionamento che potremmo riassumere così: se una piccola, sperduta filiale di una grande banca italiana con centinaia di agenzie, per colpa di un direttore infedele (e la cui infedeltà deve comunque essere dimostrata in giudizio), raccoglie in modo apparentemente regolare danaro da mafiosi, l’Amministratore Delegato della banca stessa viene chiamato a rispondere addirittura dei traffici internazionali di droga che quei flussi di danaro hanno generato e di cui era completamente ignaro. NON POTEVA NON SAPERE…! Ma Le pare possibile?
      Quel che è accaduto all’Ing. Silvio Scaglia, e che chiunque ha letto gli atti inorridisce a pensare che possa accadere ad un comune cittadino, è un incubo nel quale, in mancanza di serie garanzie processuali nelle fasi intermedie del proceso, potrebbe precipitare chiunque, anche a Lei.

  • Cesare:

    WSJ June 7,2010 – The Banker for the Country:

    “Mr Passera says Telecom Italia should simply band together with smaller rivals, rather than trying to finance a fiber-optic network on its own. We should concentrate our efforts in a very modern, effective kind of network, because competion (at) this stage is not the best possible way to invest money,he says. At the end of 2008 Intesa Sanpaolo wrote down its 10% stake in Telco, Telecom Italia’s controlling shareholder, by € 165 million to € 378 million”.

    Di fatto circa 3 mesi fa si è cercato di commissariare Fastewb, fermando così l’unica Azienda che veramente poteva giovare allo sviluppo tecnologico dell’Italia in questo settore strategico.
    E’ chiaro che – nel momento in cui si passa su di un’altra curva ad S dello sviluppo tecnologico – per le aziende che sono rimaste “indietro” ci sono scarse possibilità di recuperare l’investimento nei vecchi assets.

    • Talita:

      Cesare,
      non hai ragione: di più!

      I rivals saranno pure smaller, ma danno molto fastidio.
      Ieri Mario Sechi (Il Tempo) nel suo editoriale ha scritto, tra l’altro:

      “Alcune inchieste in corso servono anche a questo: preparare il terreno del domani. E la battaglia per il controllo e la guida delle pochissime aziende strategiche del sistema Italia (Eni, Enel, Finmeccanica in particolare) sono un pezzo di questo risiko”.

      Ovviamente il risiko non interessa solo le aziende citate, ma anche altre che possono competere ad alto livello.
      Inutile ricordare qui lo scippo del “Corriere della Sera” ad Angelo Rizzoli: anche lui sbattuto in galera per tredici mesi, collezionando poi ben cinque assoluzioni, fino a quella definitiva di pochi giorni fa: dopo trent’anni dal fattaccio!

      Limitiamoci al progetto “Roma Città Digitale’, elaborato dall’Uir (Unione degli Industriali di Roma e del Lazio).
      Roma sarà cablata con reti a banda larga, mentre si moltiplicano accordi e salamelecchi tra Upi (Unione delle Province d’Italia) e Telecom.

      Ottimo business, direi!
      Se non che Tronchetti Provera è una rara avis che può non sapere.
      Mentre Silvio Scaglia e Mario Rossetti – peraltro ex Fastweb – sono due cattivoni, che as-so-lu-ta-men-te non potevano non sapere.

      Nulla accade per caso.
      Questo assurdo accanimento giudiziario è troppo anche per la nostra Giustizia “casereccia”, cosicché è più che lecito interrogarsi sul substrato di ciò che appare come irrazionalità.

      Ma che forse è subdola funzionalità, in quanto è ormai evidente che la cosiddetta “via giudiziaria” – che si riteneva riservata solo alla politica – da tempo coinvolge alla grande anche il settore economico e finanziario.

  • vittorio biscarini:

    Non ho elementi per sapere se le accuse siano o meno fondate, ma la immediata determinazione di tornare e rispondere delle proprie azioni ed eventuali responsabilità va a gran merito di Scaglia, mentre il protrarsi della carcerazione preventiva oltre i 3 o 4 giorni necessari a raccoglierne le eventuali dichiarazioni va a gran demerito della parte di magistratura coinvolta, che compromette la fiducia nella giustizia in Italia.
    Solidarietà a Scaglia ed incoraggiamento alla sua famiglia.
    Vittorio Biscarini

  • Alberto Pagliassotto:

    Caro Silvio,
    mi ritrovo ahime’ a scrivere queste poche righe per cercare di darti,per quanto possibile,il mio appoggio in questo momento.Tutta questa storia,come e’ scaturita ed esplosa,come e’ stata gestita e come si sta sviluppando ci lascia addolarati e perplessi.Il coraggio che hai dimostrato affrontando la questione di petto,mettendo senza alcun dubbio la tua faccia e la tua vita a dimostrazione della tua onestà,consapevole delle possibili conseguenze, e’ raro,e ammirevole.Anche la tua totale fiducia verso l’ indipendenza di pensiero e la giustizia del nostro paese,a questo punto non del tutto ben riposta, e’ la riprova della morale e della forza che ti caratterizzano prima come uomo, e subito dopo come professionista.Per te, per Monica,Chiara,Elena e Carlo,che state affrontando questo periodo difficile e doloroso,sappiate che non siete soli,che siamo tutti con voi e che non vediamo l’ora che tutta questa storia passi per tornare alla normalità,come e’ giusto che sia.
    Continua a farti forza,un abbraccio

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World