Belpietro: Presto un’iniziativa su Rossetti



“Presto daremo ampio spazio al caso di Mario Rossetti. A dimostrazione che non ci occupiamo solo dei detenuti celebri ma anche degli altri, comunque vittime dell’abuso del carcere preventivo: il trattamento subito dall’ex direttore finanziario di Fastweb dev’essere portato all’attenzione dell’opinione pubblica”.



Parla così Maurizio Belpietro, direttore di “Libero”,  il primo ad aver sfondato, ad inizio aprile con un editoriale, il muro di silenzio sulla custodia cautelare di Silvio Scaglia che ancor oggi, 91 giorni dopo la sua carcerazione, si trova agli arresti domiciliari. “Non ho mai conosciuto Silvio Scaglia – continua Belpietro -  né avevo alcuna ragione speciale per occuparmi di lui. Ma il suo caso mi aveva colpito”.




Perché?

“Per l’assurdità della situazione. Mi aveva colpito il caso di un uomo che rientra dall’estero per mettersi a disposizione dei magistrati e riceve questo trattamento. Senza una ragione qualsiasi. Scaglia di sicuro  non intende né può inquinare le prove. O tantomeno reiterare il reato”.


Insomma…

“Insomma dopo un’inchiesta durata anni e questa lunga, assurda carcerazione preventiva, i magistrati devono dare delle risposte: i soldi sono di Scaglia? Lui e Rossetti sono colpevoli? Allora li rinviino a giudizio e li giudichino. Ma non si può insistere sulle esigenze cautelari, dentro e fuori dal carcere, quando queste non ci sono”.


Ma si è fatto un’idea su quest’ostinazione degli inquirenti?

“Un’idea ce l’ho. Tutto nasce dall’inchiesta sul G8 di Firenze in cui è stato coinvolto il procuratore aggiunto di Roma, Toro”.


Ma qual è il legame?

“La procura romana si è sentita di nuovo a rischio di essere considerata il porto delle nebbie della giustizia italiana. Perciò ha voluto dimostrare di non guardare in faccia a nessuno e di saper colpire anche grossi nomi”.


Utilizzando soprattutto l’arma della custodia cautelare…

“Probabilmente nella speranza di ottenere una confessione. Un uso improprio della custodia cautelare, se non peggio. Il codice non prevede l’alternativa o confessi o non esci. Anzi, l’imputato ha il diritto di non rispondere”.


Tanto, prima o poi, cala il silenzio su questi casi.

“Faremo in modo che ciò non accada”.


7 Commenti a “Belpietro: Presto un’iniziativa su Rossetti”

  • giovanni:

    Conosco Belpietro. E’ una persona seria e controcorrente. Spero che con il suo aiuto si riesca a rompere la cappa di omertà e fandonie che copre le “strane” indagini su Silvio Scaglia e altre persone del tutto innocenti colpite da una giustizia cieca, sorda e muta.

  • Giuseppe Grassi:

    Saluto con gioia l’iniziativa di Belpietro su Mario Rossetti, come paradigma dell’uso improprio che spesso si fa in Italia della carcerazione preventiva. Sono d’accordo con Belpietro: se vi sono elementi si rinvii a giudizio l’indagato, ma non si protraggano a lungo, in modo improprio, le esigenze cautelari (per il dott. Rossetti siamo a 96 giorni).

  • Cesare:

    Just coming back from my business trip in far east (2 days!!), I got the chance to read in the plane today FT edition:
    “Italy’s Iron Lady batters Berlusconi government…. turning to the packed auditorium he asked all those to raise their hands in favour of her joining the cabinet. Just a handful responded”.

    The same question should be raised to Mr. Scaglia – I imagine that a standing ovation would immediately encharged him by acclamation.

  • Franz:

    «Tu fraintendi la situazione,» disse il sacerdote, «la sentenza non viene ad un tratto, è il processo che poco a poco si trasforma in sentenza.» «Ah, è così,» disse K. abbassando il capo.

  • Talita:

    Francamente non avevo pensato al “porto delle nebbie”, ma – se così fosse – quei magistrati farebbero una figura perfino peggiore.
    Se possibile.

    Per scollarsi l’etichetta di “porto delle nebbie” si sarebbero trasformati in “campo di concentramento”.
    Per di più, immemore delle Convenzioni di Ginevra.

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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World