Depositate le motivazioni della Corte di Cassazione su Silvio Scaglia

“La motivazione dei Supremi giudici – dicono i legali – non aggiunge nulla nel merito, non può farlo. Si limita a giudicare “ non manifestamente illogica” la motivazione del Tribunale del Riesame, ferma al 23 febbraio scorso ma non per questo sposa la tesi dell’accusa”


La difesa: “Scaglia è solo la vittima della frode”


“La Cassazione non ha aggiunto nulla di nuovo nel merito della vicenda, ma, a proposito della custodia cautelare del 23 febbraio, ha solamente giudicato “non illegittimo” il provvedimento preso dal Tribunale del riesame”.


Così si esprimono i legali del fondatore di Fastweb, Prof. Piermaria Corso e Prof. Antonio Fiorella, nel commentare le motivazioni, rese note oggi, sulle decisioni della Corte di Cassazione del 25 giugno scorso. Proseguono i legali: “La stessa sentenza rileva che “Il giudizio di legittimità non ha come oggetto la rivalutazione del materiale probatorio al fine di verificare se alle conclusioni cui è giunto il provvedimento impugnato possano opporsi ipotesi alternative, bensì quello di verificare che la motivazione del provvedimento non risulti meramente apparente”.


E ancora: “Nell’ordinanza relativa a Silvio Scaglia si riconosce inoltre che: “La Corte rileva che effettivamente il Tribunale non è stato del tutto puntuale nel rispondere alle osservazioni contenute nei motivi del riesame anche se  le ragioni dovrebbero considerarsi comprensibili all’interno “della complessiva motivazione dell’ordinanza oggi impugnata”.  Va detto semmai che la Corte, quale giudice di mera legittimità, lascia al giudice di merito la valutazione circa ”la posizione degli altri soci di capitale che, nonostante il numero davvero rilevante di quote e la presenza negli organi di controllo, non sono stati destinatari di specifiche contestazioni”.


“Quindi la Cassazione – conclude il comunicato degli avvocati –  pur respingendo il ricorso, si limita a considerare “non manifestamente illogica” la sussistenza del rischio dell’inquinamento delle prove, senza perciò sposare la tesi accusatoria che, rilevano i difensori “abbiamo sempre contestato nel merito e nella forma le accuse a Scaglia in quanto non sussistono i gravi indizi e, in ogni caso, non sussiste alcuna delle tre fondamentali esigenze cautelari alla base della custodia cautelare (fuga, inquinamento delle prove, reiterazione del reato). La verità è che Scaglia, come Fastweb, sono  le vittime delle frodi”.


Nel frattempo si registra anche la presa di posizione di Fastweb sulle motivazioni addotte dalla terza sezione della Corte di Cassazione per rigettare il ricorso proposto da Silvio Scaglia. “Il materiale documentale messo a disposizione dell’autorità giudiziaria – si legge in una nota -  e le successive indagini, hanno chiarito non solo l’estraneità della società e dei suoi vertici ai fatti oggetto di indagine, ma hanno anche messo in luce il fatto che Fastweb è stata vittima di attività criminose messe in atto a suo danno”. Il comunicato ricorda inoltre che ‘”il pronunciamento della Suprema Corte è relativo al periodo di indagine che va dal 23 febbraio al 14 marzo scorso”. Un chiaro riferimento ai nuovi fatti emersi dall’interrogatorio di Silvio Scaglia, avvenuto il successivo 12 aprile, e l’ulteriore documentazione messa a disposizione dei pm da parte della difesa.

28 Commenti a “Depositate le motivazioni della Corte di Cassazione su Silvio Scaglia”

  • Massimo Aschei:

    Non sono un dottore in legge e tanto meno un’esperto in materia, ma oramai questa vicenda stà assumento sempre i più connotati di una farsa.
    Mi sembra quasi che si aspetti che il clamore dell’evento si smorzi definitivamente per poi rimettere le cose a posto come erano prima, senza aver provato nulla di concreto e senza più il clamore di TV e giornali, tanto oramai non farebbe più notizia.
    Ricordo i servizi alla televisione e sui giornali il giorno che esplose il fatto, sembrava quasi un evento mediatico senza precedenti, come sbattere in prima pagina il ladro….e ora… Silvio è in montagna, agli arresti domiciliari ad aspettare.
    Ma tutte queste prove e indagini DOVE SONO ????????? Che qualcuno le tiri fuori e si inizi finalmente a discutere di qualcosa di serio e non solo di supposizioni.
    Da ingegnere ricordo che fin da principio mi dissero di parlare solo con i numeri in mano, con delle certezze.

    Non conosco la Sig. Talita ma penso che abbia ragione riguardo la sua proposta..

    Forza Ing. non devi mollare, devo proprio ammettere che in questa situazione ti sei comportato da Signore.
    Non perdo mai la speranza di vederti il 31/07, anche perchè avresti avuto un posto alla mia destra.
    Un abbraccio.
    Max

    • Bruno:

      Auguri, Massimo, ci sono ancora un po’ di giorni…chissà che Silvio non ci sia! Si fermerebbe anche quel maledetto cronometro qui sopra.

  • John Percival:

    What a bizarre case this has turned out to be. Fastweb and Silvio have fully cooperated with the authorities (with Silvio having returned from abroad voluntarily when the arrest warrant was issued) declared they are the victims, not the perpetrators of the fraud and it is clear Silvio is not a flight risk, is not in a position to commit the same alleged crime again nor can he tamper with evidence. And yet, he remains under house arrest. Inexplicable! Let’s hope this gets to trial sooner rather than later when the authorities will actually have to prove their case versus arresting people based on innuendo and assumptions without disclosing any hard evidence of the commission of a crime.

  • stefano:

    Ci sono delle volte in cui probabilmente Ponzio Pilato fa la figura del supereroe..

  • Armando:

    Il sistema si autodifende , serra le fila . Si chiude alla logica e al buon senso. Tutto questo mi fa paura!
    La distanza tra un’istituzione primaria del sistema Democratico : “La Giustizia” e il cittadino è diventata enorme e abnorme.
    Questo sistema insegue logiche di corporativismo a prescindere . Si nasconde dietro definizioni generiche e demagociche : “la complessita delle indagini” . Tutto per non assumere responsabilità contro i suoi elementi.
    Vergognoso e vergognosi

  • Talita:

    Non manifestamente illogica???

    Ah, ho capito!
    Probabilmente la Corte avrebbe dissentito solo nel caso che i precedenti giudici si fossero presentati in aula portando al guinzaglio il loro spazzolino da denti e chiamandolo Fido.

    Farei una proposta:
    che si sostituisca – nei tribunali – l’ormai ammuffita scritta “La Legge è uguale per tutti” con la seguente, più aderente alla realtà: “Cane non morde cane”.

  • Bruno:

    Ho appreso la notizia dai sottotitoli del TG 1/2: “Cassazione: Scaglia non poteva non sapere”. Questa la sintesi, per niente fantasiosa, e. oserei dire, per nulla corretta. Questa è l’informazione che ci viene propinata, mentre i litigi di palazzo, gli spergiuri di solidarietà per altre vicende, ben più gravi, viste certe collusioni e reiterazioni delle stesse, invadono i titoli di apertura e le prime pagine.

  • Renato:

    traduzione per i non addetti ai lavori: “ce ne laviamo volentieri le mani”

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World