Accusa



All’ing. Scaglia vengono contestati i seguenti capi: Associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale e dichiarazione infedele mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti.


In sintesi, quindi, l’accusa sostiene che, nella sua qualità di Presidente del CdA, “non poteva non sapere” che un’associazione criminale, esterna a Fastweb, stesse commettendo frodi fiscali.

8.154 Commenti a “Accusa”

  • Riccardo Garavaglia:

    Ingegnere, l’ho conosciuta ai tempi in cui mi occupavo di Tempo Economico, organizzai anche una intervista con lei. Mi ricordo di una persona così corretta e dedita al suo obiettivo che ne rimasi colpito. Io ho una caratteristica: “sento” la natura delle persone. lei era un uomo probo e giusto, spero con tutte le forze che sia rimasto tale, che la sua forza non sia scemata. La mia purtroppo se ne è andata, non sono più sereno come un tempo, anche se la cattiveria degli uomini non si è spinta fino a farmi andare in carcere. Qualche tempo prima della sua incriminazione ci siamo incontrati al Centro Donazioni, lei era con sua moglie, ci siamo salutati con lo sguardo, ho avuto conferma della bontà della sua natura. Ho pregato per lei, lo farò ancora.

  • Andrea:

    Gent.le Ing. Scaglia anch’io la ricordo con piacere e stima. Da giovane account di un’agenzia di pubblicita’che lavoro’con Omnitel ai tempi della RAM (divisione allora guidata dall’Ing.Artom) ebbi la possibilita’ di partecipare a qualche riunione con lei presente e ricordo distintamente l’impressione di un uomo tanto dinamico e geniale quanto sobrio e per niente borioso. La sua vicenda (che per certi aspetti,sia pur con accuse meno infamanti,mi ricorda quella di Tortora) risulta ancora piu’spiacevole per chi,come il sottoscritto,e’fortemente contrario alla delegittimazione generalizzata dei magistrati tanto di moda negli ultimi anni;spiace perche’ sembra portare acqua al mulino di quella tesi, spiace perche’ vedere un creatore di eccellenza e di lavoro trattato quasi alla stregua di uno come Mokbel fa rabbrividire.Il pensiero che non ci sia quasi discernimento tra ‘questo’ e ‘quello’ e’ davvero terribile….Le faccio un grande’ in bocca al lupo’ e sono certo che presto la vedremo tornare in pista con nuovi progetti. Andrea

  • Stefano:

    Egregio Ing. Scaglia
    le auguro una rapida, positiva e felice conclusione di questo iter giudiziario.

    Sono stato prima consulente e poi dipendente nella Omnitel da Lei amministrata, e La ricordo quando di prima mattina La incontravo al parcheggio della sede di Caboto. Un particolare che mi ha colpito allora e mi rimasto impresso, era quasi sempre Lei che mi bruciava il tempo sul saluto.
    Con immutata stima,
    Stefano

  • Giampaolo Natoli:

    Egregio Ing. Scaglia,

    sono anni che seguo la sua ascesa imprenditoriale, e la reputo uno dei migliori imprenditori italiani degli ultimi venti anni.
    Tolta la premessa per ciò che può valere, credo che molti giovani come me siano allibiti di quanto succede nel nostro Paese in particolare contro alcuni soggetti che fino a prova contraria crano valore, sviluppo ed occupazione in un Paese come l’Italia che ne avrebbe assai bisogno.
    Mi farebbe piacere incontrarla.

  • Stefano Macchi di Cellere:

    Ad oggi Silvio Scaglia ha già scontato 140 giorni di arresto del tutto ingiustificato, perchè disposto in assenza dei necessari presupposti previsti dall’art. 274 cpp (pericolo di inquinamento prove; pericolo di fuga; pericolo di reiterazione).

    La Cassazione, che ha dovuto giudicare l’operato di altri colleghi giudici che hanno sostanzialmente confermato la custodia cautelare in carcere e gli arresti domiciliari inflitti, ha ritenuto tale decisione “non manifestamente illogica” (come dire: se la decisione era del Cappellaio Matto, allora sì che si poteva intervenire).

    Quindi, lasciate che la pena venga espiata dall’imputato prima ancora della condanna (come il fisco ci chiede abitualmente di pagare in acconto le tasse eventualmente dovute).

    La speranza dei giudici sarà evidentemente quella di detrarre “l’acconto” di custodia cautelare già pagato dall’imputato con la pena definitiva che ritengono poter infliggere.

    Peccato che il nostro ordinamento consente l’obbrobrio di mantenere una persona anche fino a 6 anni sotto custodia cautelare (purché la decisione non sia “manifestamente illogica”, ovviamente), e se poi si dovesse appurare di fronte a un Tribunale Italiano che la sottrazione di 6 anni di vita è stato un banale errore, al massimo si potrà forse essere rimborsati con 500mila euro.

    Questo è il nostro “nuovo” sistema penale Italiano, come a volte viene applicato in modo distorto nei confronti di tanti concittadini sconosciuti, oppure noti.

    Purtroppo il nostro legislatore è sonnolento nel tentare di risolvere queste storture del sistema in modo equo ed equilibrato (e senza farsi tirare per la giacchetta di qua e di là a seconda degli interessi particolari e del momento di questa o quella corrente).

    La soluzione rimane -forse- nelle mani della Corte Europea, ma fino ad allora… carta bianca alle regine di cuori!

  • Cesare:

    da Ansa di poco fa:

    ” ogni ombra sarà diradata” – evoca citazioni bibliche.

    e dopo 114 giorni e 19 ore, cosa ancora manca xchè a ing. Scaglia sia restituita la luce del sole?
    O si attende di continuare a riempire le patrie galere, magari inventandoci che in Italia si produce la nutella (chissa mai, che qualcuno stia pensando di commissariare anche questa azienda) o che non vogliamo produrre auto secondo le regole del mercato mondiale( e così c’è la scusa x commissariare anche la Fiat).
    Ma qualcuno si sveglia finalmente?

  • Pietro Boero:

    • N O N MI STUPISCO PIU’ DI NULLA!!!!!!
    IO CON ATTI FALSI FATTI E/O LASCIATI FARE DAL P.M.(Pubblico Ministero) Dr.BOZZOLA MARIO NEL GIUGNO 1990, AD ASTI, CON IL NUOVO CODICE DI PROCEDURA PENALE (entrato in vigore 24 ottobre 1989 –Guinnes dei primati–) SONO STATO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO !!!!!!PROFESSANDO SEMPPRE LA MIA INNOCENZA E DI ESSERE PERSEGUITATO DA ATTI FALSI.-
    NEL 1992 ASSOLTO E PASSATO INGIUDICATO NEL 1994.- SOLO NEL 2004 SENZA INTERRUZIONE NELLA RICERCA, HO TROVATO I FALSI DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE HANNO FATTO PER “”INCASTRARMI”” ED ORA DOPO AVER MANDATO RACCOMANDATE AI “”CIARLATANI”” DELL’EPOCA PER SOSPENDRE LA PRESCRIZIONE DELLA RICHIESTA DI RISARCIMENTO IN SEDE CIVILE DEI DANNI, VISTO CHE LA DENUNCIA PENALE NEL 2007 E’ STATA ARCHIVIATA PER PRESCRIZIONE DEI REATI, SONO ANCORA ALLA RICERCA DI UN LEGALE CHE ABBIA IL “”CORAGGIO”” DI ATTACCARE QUEI 8 (OTTO) FARABUTTI ARRIVISTI DI CUI UNO, QUELLO CHE HA CONDOTTO LE INDAGINI ASSIEME AL P.M. BOZZOLA E’ AI VERTICI (oggi-giugno 2010) DI UN IMPORTANTE UFFICIO… DISTRETTUALE ANTIMAFIA………..!!!!!
    L’HO SERVITA, L’HO AMATA E L’AMO ANCORA MA………POVERA ITALIA!!!!!!!!!

    Facilito chi vorrebbe querelarmi :
    Sono, mi chiamo e mi firmo nell’articolo precedente :
    Pietro Boero, nato ad Asti il 06/03/1953 residente in Mongardino (AT)Via Tiglione nr. 3 –professione investigatore privato–

  • Mauro Sbronzeri:

    Il problema della carcerazione preventiva è troppo importante come questione giuridico-sociale per poter essere inquinato da commenti che a partire da piccoli e personali contenziosi con un’azienda si riversano su una singola persona come vendetta e riscatto. “Piove! Governo ladro!”. Così come i commenti del tipo, “i dirigenti non potevano non sapere questo e quello”, possono essere un convincimento personale presuntivo, ma non possono divenire un provvedimento restrittivo di fatto anticipatore della pena. Le pene si scontano dopo l’emissione dell’ultimo grado di giudizio, che dovrebbe essere supportato da prove a conforto. Il ricorso alla misura della carcerazione preventiva è delimitato proprio perché deve rispondere ad esigenze specifiche e non abusato a piacimento secondo finalità che un magistrato, come chiunque altro, potrebbe voler perseguire.
    E’ da tempo che perdura il ricorso estensivo e improprio alla carcerazione preventiva, credo che a questo punto si debba dibattere sul fatto che le norme che la disciplinano devono essere riviste in modo da evitarne per quanto possibile un uso illegittimo nella forma e nella sostanza.

  • AB:

    Salve,
    ho da tempo un contenzioso con Fastweb relativo ad addebiti impropri di fatture nella mia carta di credito. In pratica Fastweb, approfittando del Rid da me disposto, mi ha prelevato dalla carta di credito l’importo delle fatture per un anno intero. Queste fatture erano relative ad un contratto disdetto. Inutile dire che il call center prometteva sempre rimborsi in maniera vaga ed imprecisa, nel frattempo gli addebiti arrivano puntuali… Alla fine ho dovuto mettere l’avvocato.
    Cercando sul web è pieno di clienti che hanno avuto la mia stessa esperienza. Ciascuno di noi contribuisce per cifre abbastanza basse (la fatturazione di un anno mediamente non supera le 600 E.) ma, moltiplicato per tutti coloro che disdicono… sono un surplus multimilionario nel bilancio di FW.
    Ciò che ci è stato fatto lo definirei
    “dichiarazione infedele mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti” con conseguente prelievo nel c/c. Per cui… buon soggiorno!

    A.B.

    • giovanni:

      ma dai ma dai ma dai
      come nel caso delle fatture emesse a societa inesistenti per centinai di milioni

      silvio e la dirigenza non sapevano niente andavano alle antille con l aereo privato
      ma mai a trovare il loro piu grande cliente ?? che ridere anche madoff ride

      quello che e successo a te e un furto vero e propio , leggo sul giornale che chi ha rubato un pachetto di biscotti si e preso 3 anni di galera definitivi

      come mai silvio e gli altri dirigenti non sono in galera da anni

      e chiaro la giustizia e galera esiste solo per i pezzenti

    • La custudia cautelare in carcere è finalizzata a due possibili obiettivi:
      - evitare la reiterazione del reato;
      - evitare l’inquinamento probatorio.

      Ora, visto che Silvio Scaglia è uscito da Fastweb nel 2007, pare difficile che si possa reiterare un reato oggi imputabile ad altri e, per lo stesso motivo, pare improbabile che ci possa essere inquinamento delle prove quando queste sono nelle mani dei nuovi titolari della società indagata.

      La carecerazione preventiva non ha nessun efficacia sanzionatoria perchè è antecedente ad ogni accertamento. Non ci sono prove, non ci sono colpevoli ma solo teorie ed indagini.

      Scaglia è ad oggi innocente fino a prova contraria.
      La sua carcerazione, per più di due mesi e mezzo, è del tutto sproporzionata ai fatti contestati ed ai reati oggetto di accertamenti.

      Fare illazioni su quanto dovrebbe espiare l’uno o l’altro è solo uno sfogo di rabbia che generalizza colpe e colpevoli cercando di fare di tutt’un’erba un fascio.
      Come puniamo buoni e cattivi cosicchè almeno qualche vendetta sarà andata a buon fine.
      Lasciamolo fare ai talebani.
      Ossequio.

  • Mi pare che in un paese civile il rispetto -doveroso- verso la magistratura dipenda anche dalla sua credibilità: una carcerazione preventiva così lunga e, visto il personaggio, ingiustificata mi sembra assurda e preoccupante.
    Dov’è finito il garantismo? Fino alla sentenza non si è presunti innocenti? La Bastiglia -ci hanno detto- è finita…
    Liberate Silvio Scaglia!
    Paolo Genta Ternavasio

    • Francesco:

      Gentile Sig. Ternavasio
      il rispetto per la magistratura è come dice giustamente dovuto, per esempio non giudicando i provvedimenti secondo la semplice amicizia personale con l’indagato.
      Lei dice che la carcerazione preventiva è “ingiustificata” “visto il personaggio”: devo desumere conosca le carte dell’inchiesta meglio dei magistrati, che conosca meglio di loro le ipotesi di inquinamento delle prove, e che già possa dare sentenza definitiva di assoluzione “visto il personaggio”.
      Non so cosa consideri come garantismo, ma se intende il non condannare senza prove, può cominciare ad applicarlo ai rappresentati della legge.

      • stefano:

        @francesco: osservazioni teoricamente giuste ma inapplicabili ad un certo numero di magistrati italiani (guarda caso quelli più “visibili”). E usi la stessa considerazione che sulla “assoluzione a prescindere” anche sulla “colpevolezza a prescindere”, tenendo presente che la base dell’ordinamento giudiziario mondiale dei paesi civili presuppone l’innocenza e non la colpevolezza. E’ la base del diritto penale. Ma, visto che i magistrati diventano famosi solo quando condannano (meglio ovviamente se personaggi noti), hanno preso la pessima abitudine di arrogarsi il diritto con strumenti impropri di fare in modo che un assaggino di pena gli accusati ce l’abbiano. Se poi, a processo avvenuto, risultano innocenti poco importa. Le faccio un esempio che ha del ridicolo: tutta Italia conosce il nome di un Pm dal cognome anglosassone per la spinosissima inchiesta che ha tenuto banco nel 2006 su tutti i giornali e che ha visto al centro nientepopodimeno che Vittorio Emanuele di Savoia, accusato di corruzione, truffa e sfruttamento della prostituzione. Il reprobo settantenne, arrestato a Como, è stato portato in galera a Potenza (sede dell’inchiesta) facendogli fare 1.000 km comodamente seduto su una Punto, interrogato, lasciato in carcere una settimana e poi messo ai domiciliari. Nel 2007 tutte le procure competenti (Como e Roma), hanno archiviato il caso perché il fatto non sussiste. Conclusione: quanti euro è costato (a noi) il lavoro d’indagine per far sapere al mondo che il nobile savoiardo se la faceva con donne di facili costumi e le pagava pure care (a quanto riportavano i giornali dell’epoca)?! Era necessario ai fini penali far fare all’anzianotto principe (peraltro antipatico come la fame, ne prendo atto) il giro d’Italia in Punto (considerando che la maggior parte degli italiani non lo farebbe per diletto, figuriamoci con il pensiero di essere in arresto e di dover finire il viaggio in galera)? Il Pm in questione ha ancora diritto professionale ad esercitare visto il macroscopico “errore”? Possiamo presumere (come Lei ha indicato) che i Pm usino legittimamente gli strumenti che hanno? Potrei continuare con i dubbi, che suffragano la tesi che, in realtà, la fiducia a prescindere sulla competenza e la buona fede di taluni magistrati non è certo ben riposta.

  • Daniela Ferretti Bocci:

    Carissimo ing. Scaglia,
    desidero esprimerle la mia solidarietà in questo periodo così critico della sua vita, solidarietà che ovviamente si estende ai suoi familiari che soffrono con lei di questa incredibile situazione.
    Per quanto ho avuto modo di conoscerla non ritengo possibile che il suo rigore morale le abbia permesso di macchiarsi delle colpe di cui é accusato e le auguro con tutto il cuore che trovi il modo per discolparsi.
    So che talvolta é più facile trovare alibi quando si é colpevoli che non trovare prove a discolpa quando si é innocenti, ma prego per lei perché ci riesca.
    E’ veramente vergognoso che si continui a tenere in carcere una persona che é rientrata in Italia spontaneamente, da un Paese dove sicuramente avrebbe potuto restare per la vita, pur sapendo di dover subire carcere preventivo e giudizio penale. Anche solo per questo si dovrebbe dargli fiducia ed é molto triste vedere come l’onestà venga ripagata in questo Paese.
    Prego per lei e per la sua famiglia, che il Signore vi dia la forza di resistere e superare questo tunnel quanto prima.

    • Francesco C.:

      Caro Silvio,
      anche se non ti conosco, posso immaginare il dramma che stai vivendo. In questi momenti tutto sembra crollare.
      Ma non è così! La forza che hai dentro certamente ti aiuterà, l’affetto dei tuoi familiari e di chi ti vuol bene veramente ti darà grande supporto.
      Ho visto dal sito che molta gente ha grande stima di te: questo deve essere di sollievo.
      Devi avere fiducia e grande forza perché, come stai vedendo, dovrai affrontare una grande battaglia che è solo iniziata e che durerà ancora.
      Alla fine avrai giustizia.
      Francesco C.

  • Alessandro Pierotti:

    Io non voglio commentare né giudicare una persona che non conosco. Che può essere la più buona e la più brava di questo mondo. Però mi suona strano che uno di un certo livello come Scaglia, che di sicuro non avrà un comune quoziente di intelligenza (QI)non sia al corrente e non ne sia venuto in 3 anni, su quanto stava succedendo. Io non voglio nemmeno soffermarmi sul punto della carcerazione, in quanto ci sono criminali e assassini che sono a piede libero (la giustizia non è uguale per tutti). Però una cosa senza pudore la vorrei dire: chi ruba o chi para il sacco, sono lì per la stessa cosa e la stessa colpa. E chi para il sacco non deve e non può trovare inutili ed insensate giustificazioni. Paravo il sacco è vero….ma credevo che il ladro ci mettesse dentro caramelle mica dollari…..

  • andrea pagani:

    Dal sito del Corriere della Sera di oggi, giovedì 6 maggio 2010:
    Studentessa molestata, manette al prof
    Avrebbe estorto favori sessuali in cambio di voti più alti
    BARI Tutto è cominciato con degli sms, in cui dichiarava il suo amore a una delle sue studentesse. Poi è proseguito con delle ripetizioni, nella propria casa, per farle recuperare un’insufficienza in un compito in classe. Così un professore 55enne di una scuola superiore di Bisceglie avrebbe approfittato di una sua alunna di sedici anni, iscritta al terzo anno che, dopo qualche settimana, lo ha denunciato (insieme ai genitori) ai carabinieri per violenza sessuale.
    ORA IL PROFESSORE E’ AGLI ARRESTI DOMICILIARI su disposizione del gip Francesco Zecchillo, al quale però il procuratore di Trani Carlo Maria Capristo e il sostituto Carla Spagnuolo avevano chiesto la detenzione in carcere. Nella richiesta della procura era stato evidenziato anche un abuso dell’autorità da parte dell’indagato, in quanto avrebbe «fatto valere la sua posizione di potere prospettando alla vittima la possibilità di ottenere voti migliori, un migliore rendimento scolastico per piegarne la volontà ai suoi desideri sessuali». Ma di questo il gip non avrebbe tenuto conto, considerando ai fini dell’arresto solo il fatto di aver costretto la ragazza a toccare contro la sua volontà (stringendole il polso) le sue parti intime. Come non avrebbe tenuto conto del rapporto sessuale completo che c’è stato, in quanto avvenuto con una persona di età superiore ai 14 anni e consenziente.

    Silvio Scaglia invece è in galera da 69 giorni.
    Mah…
    Cordialmente.
    Andrea Pagani

  • flaviano:

    io non la conosco, ma sono amico di mario, suo collaboratore e che condivide lo stesso destino, di sofferenza e costrizione, verso quale meta??.
    credo verso una maggior notorieta’, futuro politico, ecc.. di chi gestisce queste accuse……….ci sono esempi preclari.
    Le sono vicino in questa barbarie, che spero sappiate reggere con la dignita’ e l’orgoglio necessari.
    da uomo di lago e di montagna mi auguro di potervi acompagnare in posti piu’ carini e rilassanti.
    ci sara’ purtroppo bisogno della pazienza e della saggezza del proverbio cinese, staremo seduti (ma non immobili…)sull’ansa del fiume
    un abbraccio a tutti e due
    flaviano

  • Enrico Drago:

    Caro Silvio,
    conoscendoti e pensando a te in questo duro momento sono convinto che tu possa trovare forza dai versi di “Invictus”, cioè invitto, mai sconfitto, la poesia di Henley che ha dato la forza a Nelson Mandela di resistere durante gli anni ad Ellis Island:

    Out of the night that covers me,
    Black as the pit from pole to pole,
    I thank whatever gods may be
    For my unconquerable soul.

    In the fell clutch of circumstance
    I have not winced nor cried aloud.
    Under the bludgeonings of chance
    My head is bloody, but unbowed.

    Beyond this place of wrath and tears
    Looms but the Horror of the shade,
    And yet the menace of the years
    Finds and shall find me unafraid.

    It matters not how strait the gate,
    How charged with punishments the scroll,
    I am the master of my fate:
    I am the captain of my soul.

    Dal profondo della notte che mi avvolge,
    buia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,
    ringrazio gli dei chiunque essi siano
    per l’indomabile anima mia.

    Nella feroce morsa delle circostanze
    non mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.
    Sotto i colpi d’ascia della sorte
    il mio capo è sanguinante, ma indomito.

    Oltre questo luogo di collera e lacrime
    incombe solo l’Orrore delle ombre,
    eppure la minaccia degli anni
    mi trova, e mi troverà, senza paura.

    Non importa quanto sia stretta la porta,
    quanto piena di castighi la vita.
    Io sono il padrone del mio destino:
    io sono il capitano della mia anima.

  • Marco:

    E’ incredibile pensare che Silvio Scaglia sia ancora in carcere.
    A quest’uomo la nazione deve la rottura dei monopoli nelle telecomunicazioni ed un grosso investimento nella banda larga,quando la sua idea sembrava impossibile.
    Per quello che mi riguarda,ciò che ha guadagnato se lo è assolutamente meritato.
    Tantissima solidarietà a lui e alla sua famiglia,oltre che ai dipendenti di Fastweb e Babelgum.

  • Francesco:

    Spero di non essere frainteso: auguro al cittadino Scaglia di essere giudicato imparzialmente e sono umanamente vicino a lui e famiglia per la sofferenza di una vicenda comunque triste. Spero il dott. Scaglia sia innocente, e tale rimane FINO A SENTENZA DEFINITIVA, nessun dubbio su questo!

    Il mio precedente commento non vuole essere colpevolista, nè entrare nella vicenda, ma non ho potuto fare a meno di sentirmi toccato, come cittadino, da quanti accusano la magistratura come fosse un organo malvagio che utilizza gratuite forme di tortura. Civilmente, volevo manifestare il mio dissenso verso tale scuola di pensiero, purtoppo molto in voga.

  • Maurizio:

    Non conosco personalmente l’ing. Scaglia, ma desidero esprimere a lui tutta la mia solidarietà.
    Commentando la sua vicenda, mi è capitato, come al solito, di sentire ironizzare sulla sua personalità (così avrà tempo di studiare il cinese..), sui soldi che ha guadagnato, sul fatto che comunque non poteva non sapere, ecc., ecc.
    Purtroppo molti di noi si rendono conto delle distorsioni del nostro sistema soltanto quando vengono toccati direttamente, e cioè quando persone a loro vicine sono coinvolte in vicende di questo genere.
    In realtà questi fatti accadono quotidianamente, e spesso neppure se ne viene a sapere nulla.
    E’ altresì vero che, il più delle volte, l’unica galera che fanno i delinquenti (del settore economico) è quella relativa alla carcerazione preventiva, poiché i processi non finiscono mai, ed in ogni caso quando finiscono è raro vedere i condannati scontare effettivamente una pena detentiva: i maggiori dissesti economici accaduti nel nostro Paese in questi ultimi anni ne sono la dimostrazione.
    Ciò, però, non può essere considerato come ideale compensazione degli abusi delle misure preventive, ma è soltanto un’ulteriore ingiustizia che si aggiunge alle altre.
    E’ importante che tutti si rendano conto che quanto è successo all’ing. Scaglia può succedere a chiunque, ed in qualunque momento: e fintantoché l’opinione pubblica non avrà assunto tale consapevolezza, il potere politico non avrà la forza e tantomeno l’interesse elettorale di adottare strumenti che limitino tali abusi e che puniscano i magistrati che, colpevolmente, utilizzano la carcerazione preventiva come strumento investigativo per ottenere rapide confessioni.
    Oggi l’opinione pubblica è ancora distante da tale consapevolezza, e tutti ricorderete quanto numerosi fossero i fan di alcuni magistrati poi diventati famosi grazie a”mani pulite”, che erano degli specialisti nel far tintinnare le manette durante gli interrogatori.
    Auguro all’ing. Scaglia di uscire al più presto dal carcere, e spero che senta la vicinanza ed il supporto di tante persone comuni, come il sottoscritto, che lo stimano per ciò che ha fatto da imprenditore e, soprattutto, da uomo, tornando volontariamente per difendere il proprio onore in un Paese che di civile ha oramai molto poco.

  • piero burragato:

    Un altissimo e raro esempio di coerenza etica dell’Ingegnere, che si affida con condotta ineccepibile al giudizio di un ordinamento ingiustamente vessatorio nei confronti in particolare di chi tale ineccepibile condotta la pone in essere.
    E’ terminato il periodo in cui si sarebbe potuto configurare un inquinamento probatorio?
    Quando si intende ripristinare la capacità dell’accusato di potersi difendere su un livello di parità con l’accusa?
    Quanto è rilevante ai fini delle precedenti il comportamento giudiziario fin ad ora tenuto dall’accusato? Temi cui gli organi giudiziari competenti dovrebbero provare a dare non facili risposte di sostanza, immanenti rispetto ai semplici dettami normativi, sembra evidente altresì che addirittura i principali diritti dell’uomo (il diritto alla difesa?)potrebbero venirne inficiati.

    Piero Burragato

  • Francesco:

    Uomo-azienda fino all’amaro epilogo. E’ francamente difficile pensare che il capo di un azienda non sappia nulla di operazioni così enormi, ma aspettiamo la sentenza. Però è incivile ed intollerabile che di fronte a simili ipotesi di reato nessuno si fermi a pensare che i magistrati abbiano le loro ragioni per agire così.
    Siete un po’ tanto abituati ad essere intoccabili, indipendentemente dalla vicenda del sig. Scaglia.

  • Paolo Nicoletti:

    La compostezza, serietà e umanità con cui la famiglia di Silvio, i collaboratori e gli amici a lui più vicini esprimono la loro opinione sulla assoluta estraneità di Silvio ai fatti che gli vengono contestati è esemplare. Spero che anche questo possa aiutare a liberare Silvio Scaglia.

  • Alessandro Maiolino:

    Un dirigente che non sá non dirige ma si fá trascinare. Giá questo é una colpa.

  • andrea pagani:

    Sono venuto a conoscenza dell’esistenza di questo blog e dato l’interesse che questa vicenda, umana molto prima che finanziaria, ha suscitato in me, ho voluto inserirci un commento.
    Prima di tutto è necessario però che faccia una doverosa premessa: non sono un giornalista, non sono un politico, non sono un avvocato e soprattutto non ho mai visto né conosciuto Silvio Scaglia. Sono un semplice cittadino italiano che segue le notizie di ciò che succede nel suo paese sui giornali e su internet (non amo la televisione) e non ho quindi nessun vantaggio/interesse diretto o indiretto da questa vicenda.
    Un commento dicevo, mi preme però farlo perché in tutto quello che ho letto in questi ormai lunghissimi giorni, non ho mai trovato la domanda che tutti noi secondo me dobbiamo farci: cui prodest? A chi giova che il Signor K. resti in galera? Vogliamo credere forse che questa insulsa, assurda e immotivata detenzione non sia davvero il mezzo che nasconde uno scopo? Riuscite davvero a credere che non una vendetta, non un tentativo di estorsione dell’ennesima idea geniale del nostro Signor K, non un conflitto di interessi, stia animando il mostro?
    Io personalmente ho la necessità di credere a una cosa simile, perché nel XXI secolo, in un paese che si dice democratico, la storia di Silvio Scaglia mi fa molto, troppo male e pensare che dietro questa storia un potere occulto stia cercando di piegare quest’uomo così capace al suo volere, mi fa sperare che a me, a noi persone comuni, una cosa del genere non capiterebbe mai.
    Coraggio ingegner Scaglia, forse a lei non è chiaro cosa stia succedendo, ma nemmeno a tutti noi.
    Cordialmente.
    Andrea Pagani

  • Ignazio Boncompagni:

    abusare della carcerazione preventiva al fine di estorcere prove altrimenti inesistenti avvilisce ed offende tutti noi. E’ un’intollerabile tortura applicata alle famiglie di Silvio e Mario tra l’altro cresciute all’insegna del rigore e del sacrificio

  • Agnese Spataro:

    Grande forza, grande dignità, grande esempio, grande uomo!

  • Stefano Macchi di Cellere:

    “L’analisi della ormai cospicua giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo documenta come la irragionevole durata dei procedimenti penali e della custodia cautelare costituisce la ragione della maggior parte delle condanne che l’Italia ha accumulato presso quell’organismo internazionale” così già si leggeva nel lontano 1988 in “Profili del nuovo processo penale”, Cedam.

    Sono passati 22 anni e purtroppo nulla sembra cambiato nel “nuovo” sistema penale italiano… e sul continuo abuso della carcerazione preventiva.

  • carlo scaglia:

    mi manchi molto papi!!!!!!
    Tieni duro

    • Alfio.M:

      Tranquillo, l’ing. Scaglia potra spiegare tutto. Sono certo che i magistrati che stanno lavornado al caso, si renderanno conto che una persona come Scaglia non puo’ mai pensare di fare una cosa del genere. Ma ci rendiamo conto che Scaglia è stato quello che in Italia ha rotto il monopolio? sapete cosa vuol dire questo??? I politic non hanno piu’ potuto magnare… e in Italia grazie a lui molti giovai hanno avuto la possiblita’ di fare famiglia.. ecc. ( mio pensiero personale, ma secondo voi, un genio come Scagia poteva mai pensare di fare una cazzata del genere ? ) Spero che presto la verita’ venga fuori. Lo spero davvero.

Lascia un Commento

Newsletter
Iscriviti alla newsletter di silvioscaglia.it




ebook il caso scaglia

Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World