Archivio di novembre 2012

“Iva Telefonica”, sarà ascoltato il teste Chandra

Il Collegio ha distribuito il calendario «provvisorio» per le udienze dedicate alle discussioni delle parti. Si potrebbe cominciare il 15 gennaio. L’ultima data calendarizzata è il 18 aprile


Al processo sull’“Iva Telefonica” in corso presso la Prima Sezione penale del Tribunale di Roma ci sarà una coda di testimonianze. Il Collegio, presieduto da Giuseppe Mezzofiore, ha infatti accolto le richieste di alcuni difensori in merito all’audizione di alcuni testi in base all’articolo 507 del codice di procedura penale che consente, al termine dell’istruttoria dibattimentale, l’acquisizione di prove che risultino «assolutamente necessarie».


In particolare, è stata accolta la richiesta dell’avvocato Ambra Giovene, difensore di Gennaro Mokbel, la testimonianza dell’avvocato Chandra, professionista asiatico utilizzato da Marco Toseroni a Singapore. L’audizione del teste dovrebbe avvenire il prossimo 13 dicembre ma il condizionale è d’obbligo perché prima occorrerà rintracciare il professionista. Non è escluso, perciò, che la testimonianza possa slittare in altra data.


Intanto il Collegio ha messo a punto un’ipotesi di calendario da gennaio al prossimo aprile, fissando in via provvisoria le date in cui prevedere le discussioni da parte della pubblica accusa e delle difese.


Il Collegio ha voluto mettere a verbale l’assoluta «provvisorietà» del calendario, subordinato ad alcune condizioni. La più rilevante consiste nella necessità per i membri del Collegio di essere liberati dal Presidente del Tribunale dalle udienze monocratiche previste negli stessi giorni. La prima data “provvisoria” in cui potrebbe prendere il via la discussione da parte del pubblico ministero cade il prossimo 15 gennaio. L’ultima data del calendario “provvisorio” illustrato ieri dal Presidente Mezzofiore è quella del 18 aprile 2013.


“Iva Telefonica”: La difesa di Mokbel chiede tre confronti

Udienza dedicata alle richieste delle parti prima della conclusione del dibattimento. Il Collegio deciderà entro il 29 novembre. Verso la chiusura del dibattimento


Udienza caratterizzata ieri dalle richieste delle parti al processo per l’”Iva Telefonica” che si celebra presso la Prima Sezione penale del Tribunale di Roma presieduta da Giuseppe Mezzofiore. Alcuni difensori hanno chiesto di acquisire d’ufficio documenti o altri mezzi di prova anche ai sensi dell’articolo 507 del codice di procedura penale che, al termine dell’istruttoria dibattimentale, consente l’acquisizione di prove che risultino «assolutamente necessarie».


L’avvocato Ambra Giovene, difensore di Gennaro Mokbel, ha avanzato alla Corte diverse richieste, tra cui anche quella di procedere al confronto tra il suo assistito e il coimputato Fabio Arigoni e successivamente anche con Marco Massoli e Dario Panozzo. È stata chiesta anche la testimonianza dell’avvocato Chandra, professionista asiatico utilizzato da Marco Toseroni. Altri legali hanno chiesto di allegare agli atti diversi documenti.


Il Collegio si è riservato di aderire o meno alle richieste dei difensori. La decisione verrà comunicata nel corso della prossima udienza, fissata per il giorno 29 novembre. In quella data il collegio potrebbe anche comunicare, a fine del dibattimento, il calendario delle discussioni.


“Iva Telefonica”: Il PM chiede nuove imputazioni

Ma il Collegio decide che per le nuove accuse per tre imputati ci vorrà un altro processo. La difesa di Mokbel chiede un confronto con Arigoni e Di Girolamo


Giornata dedicata alle richieste del pubblico ministero e dei difensori al processo per l’“Iva Telefonica” in corso alla Prima Sezione penale del Tribunale di Roma presieduta da Giuseppe Mezzofiore. In particolare, il procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri ha mosso nuove contestazioni nei confronti di tre imputati: Bruno Zito, Carlo Focarelli e Massimo Micucci. La Corte ha però stabilito che la materia non è di pertinenza dell’attuale processo e ha trasmesso gli atti al PM per nuovi procedimenti.


Dopo l’audizione dei testi chiamati a deporre dai legali di Giovanni Gabriele e di Aurelio Gionta, l’avvocato Ambra Giovene, difensore di Gennaro Mokbel, ha avanzato nuove richieste. Il legale ha chiesto alla Corte di procedere ad un doppio confronto: il primo tra il suo assistito e il coimputato Fabio Arigoni; il secondo tra Mokbel e l’ex senatore Nicola Di Girolamo. La Corte si è riservata di decidere sulla richiesta del difensore.


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