Stefania Craxi intervistata da silvioscaglia.it



“Ho trovato un uomo sereno, anche se provato da un’esperienza indegna di un Paese civile . Un uomo che non sa spiegarsi una prova che ha varcato i confini dell’assurdo”.  Il sottosegretario Stefania Craxi è una dei parlamentari che, negli ultimi giorni, hanno fatto visita nel carcere di  Rebibbia a Silvio Scaglia.


Lei, onorevole, parla di assurdo. Ma davvero non c’è un metodo dietro quest’apparente assurdità?

“C’è senz’altro un uso indiscriminato della carcerazione preventiva. E’ evidente che non esiste una ragione giuridica per il protrarsi della detenzione di Scaglia. L’eventuale volontà di fuga è smentita alla radice dal fatto che lui è tornato dall’estero per consegnarsi alla giustizia. Lo stesso vale per l’inquinamento delle prove, visto che si sta parlando di presunti reati consumati almeno tre anni fa. Così come non esiste il rischio di reiterazione del reato, visto che Scaglia non ricopre più cariche nelle società interessate…”


Perciò…

“Perciò è evidente che si stanno rispolverando i metodi dell’Inquisizione del ‘600, quando ogni mezzo era buono per far confessare ad un inquisito di aver visto il diavolo. Ecco, non si è ancora capito che cosa debba confessare Scaglia per essere lasciato libero”.


Una situazione anomala…

“Mica tanto vista la condizione della giustizia italiana, Non dimentichiamo che l’Italia è largamente in testa nella classifica per la violazione dei diritti dell’uomo secondo i verdetti della corte di Strasburgo: 2000 condanne  contro l e 200 della Francia che figura al secondo posto”.


Una patologia di sistema, dunque.

“Senz’altro. Ma che non è eguale per tutti: si continuano ad usare due pesi e due misure. Anche oggi, come ai tempi di Mani Pulite, c’è una parte della classe dirigente che gode dei favori della magistratura. E ci sono, al contrario, cittadini che vengono punti con la galera perché giudicati non sufficientemente collaborativi. Contro questa situazione ben venga la denuncia delle persone libere: guai se, per paura, viene meno il sostegno a chi si trova a subire il trattamento riservato a Silvio Scaglia”.


4 Commenti a “Stefania Craxi intervistata da silvioscaglia.it”

  • cristiano:

    Mi sembra inopportuno intervistare la figlia di un latitante per questioni riguardanti la giustizia…….
    Pero’ ognuno sceglie i propri referenti e riferimenti

  • Giovanni Vizzola:

    Sono un grande ammiratore di Silvio Scaglia, e mi spiace vedere intervistata la figlia di un uomo che, alla fine, ha scelto di essere latitante. Penso sia un errore associare il problema di Scaglia a quello di Craxi, il cui comportamento non solo non ha avuto nulla a vedere con quello del primo, ma ne è perfino stato diametralmente opposto.

  • Stefania:

    Sono d’accordo con Stefania Craxi. C’è un’evidente violazione dei diritti umani. Oggi tocca a Silvio Scaglia domani potrebbe toccare anche a noi. Dobbiamo riflettere sul fatto che c’è un muro di silenzio che dobbiamo abbattere con tutte le nostre forze.
    Invito tutti a darsi da fare mobilitandosi in tal senso per Silvio, per Mario e per tutte quelle persone che stanno subendo, ingiustamente, questo sequestro di persona legalizzato.

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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World