Ancora in attesa


Il trasferimento di Silvio Scaglia da Roma alla Valle d’Aosta avverrà solo domani.


Gli adempimenti burocratici per rendere possibile gli arresti domiciliari nella casa di montagna dell’ingegnere si sono rivelati più complicati del previsto. L’abitazione, infatti, è risultata ieri ancora sottoposta a sequestro secodo quanto disposto dalle autorità inquirenti.


E’ stato perciò necessario nominare un custode giudiziale nella persona della moglie di Scaglia prima di poter procedere alla rimozione dei sigilli per consentire l’ingresso nella casa, operazione che è avvenuta solo nel tardo pomeriggio. Solo domani potrà quindi effettuarsi il trasferimento dell’ex amministratore di Fastweb da Roma , dopo 81 giorni di detenzione.

11 Commenti a “Ancora in attesa”

  • Raffaello Adesso:

    Per me eri, resti e sarai sempre un grande. La genialità di un uomo viene repressa in questo paese dove la libertà è un privilegio solo dei mediocri. Silvio fa volare con la tua mente una nuova iniziativa per dimostrare al mondo come viene represso in questo paese l’estro illuminato dell’uomo. Con profonda stima, Raffaello.

  • stefano crechici:

    Più’ assurdo dell’assurdo, siamo a livelli infimi. Tutti adempiono al proprio compito, ma sfugge all’apparato burocratico legislativo che hanno RUBATO parte di vita all’imputato a cui e’ stata convertita la misura cautelare personale. Se a questi si ritardasse di pagare lo stipendio di 24 ore, si metterebbero in sciopero e bloccherebbero tutto!
    Forza Scaglia, ancora un gran respiro e poi un po’ d’aria!

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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World