Giudizio immediato ma non per prove evidenti


Non ci sono “prove evidenti” a sostegno della decisione del gip di Roma Maria Luisa Paolicelli di sottoporre al rito del “giudizio immediato” Silvio Scaglia e altri inquisiti  nell’ambito dell’indagine Fastweb-Telecom Sparkle. La conferma della notizia, fin dal primo momento sostenuta dal blog contro interpretazioni diverse e fuorvianti, arriva dal decreto di giudizio immediato del gip che, per aderire alle richieste avanzate dalla procura, cita una sentenza della corte di Cassazione che interpreta la nuova ipotesi di giudizio immediato “una nuova ipotesi di giudizio immediato con caratteristiche proprie ed autonome rispetto a quella originaria”.



In sostanza, secondo la Cassazione (ma esiste una pronuncia di segno opposto della Suprema Corte) per concedere il rito immediato è sufficiente che la persona indagata sia in stato di custodia cautelare, che sia stato effettuato il controllo del giudice “sulla gravità indiziaria nel procedimento ex 309” ovvero che la custodia cautelare non venga revocata od annullata per sopravvenuta insussistenza dei “gravi indizi” di colpevolezza. Insomma, per prolungare la custodia cautelare di Silvio Scaglia (e degli altri indagati “telefonici”) oltre il termine massimo di sei mesi previsto dalla legge non è stato necessario il requisito “dell’evidenza della prova” ma il semplice fatto che l’indagato è già sottoposto a custodia cautelare. Un’interpretazione della legge che, probabilmente, verrà sottoposta ad un ricorso in Cassazione da parte dei difensori di qualche imputato.


Nel documento, in cui viene indicata nel prossimo 2 novembre la data della prima udienza del processo, figura l’avviso per cui “l’imputato può chiedere entro 15 giorni dalla notificazione del presente decreto il giudizio abbreviato o la applicazione della pena a norma dell’articolo 444 del codice di procedura penale” (vedi patteggiamento). Una facoltà di cui  Silvio Scaglia non intende avvalersi.


Inoltre, con la chiusura delle indagini avvenuta al momento della richiesta del giudizio immediato, il presunto inquinamento delle prove appare ancor più remoto. C’è quindi da chiedersi la ragione del protrarsi dei suoi, rigidissimi, arresti domiciliari.


20 Commenti a “Giudizio immediato ma non per prove evidenti”

  • monica:

    Querida Silvia, gratias por tas parablas. Tienes razones: vivimos en un pais donde las garantias son solos apparentes. Descupa los errores ma es mucho tiempo que non escrivo in Espagnol!
    Que tenga suerte.
    Monica

  • Silvia:

    Yo vengo de un país del tercer mundo, en donde la justicia no existe. Es un país en el cual las personas de bien, honestas, trabajadoras, deben vivir dentro de sus casas como si fueran cárceles: ventanas con rejas, jardines rodeados de paredes altas, casa con alarmas y guardianes pagos en cada esquina. Los malos están en LIBERTAD y los BUENOS, BAJO ARRESTO.

    Ahora me encuentro en el primer mundo, en la cuna del derecho romano, derecho que también mi país respeta, y veo que la realidad no es muy distinta a la mía. Acá es igual: la gente honesta termina en la cárcel (en el verdadero sentido de la palabra!) permanecen incomunicadas, y sufren la condena immediata –sin juicio previo- ya sea la prensa, los magistrados, y hasta los propios vecinos. Los abogados defensores no pueden combatir de igual a igual con los Magistrados, están en desventajas!.

    Creo que es hora de fijar las bases como, por ejemplo, conocer el significado de la palabra PRUEBA. Se esconden detrás de las suposiciones, de las hipótesis, de lo que creen, de lo que debería ser, pero: dónde quedaron los hechos?. Hasta qué punto uno es inocente hasta demostrar lo contrario?

    - Justicia: Soy INOCENTE!, y vos crees que soy culpable. Entonces: dejáme libre , si sabes que tanto Silvio Scaglia, Antonio Ricci, como posiblemente otras personas han tomado el primer avión para ponerse a tu disposición. Después, en juicio, lo aclaramos. Si vos, Justicia, tenías razón, entonces pagaré mi culpa. En cambio, si la razón la tengo yo, no has abusado de tu poder.

    Ahora sí, termino con una noticia de telegiornale. El la primera semana de agosto en Valletta Valsecchi han arrestado a un gallo que se llamaba Pedro por molestar a los vecinos con su canto matinal. Después se dieron cuenta que no era el gallo correcto!.
    ARRESTARON A UNO INOCENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • stefano:

    Oggi, per il mondo civile, per Scaglia sono definitivamente decorsi i termini per la custodia cautelare.
    Oggi, per il mondo incivile, si perpetra un’ulteriore violazione degli elementari diritti umani (leggasi libertà).
    A quale mondo vogliamo appartenere? E se qualche centinaio di persone andasse ad Antagnod, i Toga Party fanno ingabbiare la folla? Sogno la scena finale di Fuga per la Vittoria (e, devo dire, gli ufficiali tedeschi lì erano molto più umani dei Signori della Giustizia)

    • Un paese civile è molto diverso dall’Italia, il fatto che i governanti i della penisola frequentino certi circoli tipo il G20 e l’Unione Europea, non le danno il diploma di paese civile.
      Lo standard qualitativo é al ribasso giorno dopo giorno.

    • Amilcare:

      Verrà il giorno che il popolo arresterà questi magistrati……..

  • Cesare:

    … ovvero, visto che manca meno di 1 (un) giorno alla scadenza del massimo termine della custodia cautelari, domani ing. Scaglia è libero di andersene in giro ( o per lo meno di affacciarsi alla finestra per prendere aria).

    In questo caso che faranno i soliti “giuristi” che interpretano le leggi a loro volontà, misura e convenienza, lo arresteranno di nuovo e su quale accusa o nuova invenzione di teoremi aristotelici?.

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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World