Monica Aschei Scaglia: “Ascoltano gli assassini, lui no come l’avessero cancellato dal mondo; accanimento incomprensibile”

Pubblichiamo le anticipazioni riportate dall’ANSA di alcuni brani dell’intervista rilasciata dalla moglie di Silvio Scaglia al settimanale Io Donna in edicola da sabato

ANSA ROMA, 28 OTT – «Se sei un assassino ti ascoltano, ti vengono a cercare, e puoi dire quello che vuoi, alle televisioni, agli altri a tutti. Per noi non è stato così invece e io mi sento come se mio marito l’avessero tolto dal mondo, gli avessero impedito di difendersi, di raccontare la sua storia».


Lo dice in un’intervista a Io Donna Monica Aschei, moglie di Silvio Scaglia, il fondatore di Fastweb coinvolto nell’inchiesta sul maxi-riciclaggio.


Scaglia, dopo 3 mesi di carcere a Rebibbia, è agli arresti domiciliari in Val d’Ayas. «Uno viene arrestato – afferma la Aschei – e sparisce dalla società civile. È questo il vero problema, che nessuno ci ascolta, e l’assenza di risposte è un incubo. Cerchi qualcuno che abbia voglia di sentire la tua voce, ma se tu rispetti le regole, non esiste nessuno, semplicemente perché sei cancellato. Se sei un assassino, invece, puoi dire quello che vuoi». «Noi – aggiunge – tutto quello che abbiamo ce lo siamo guadagnato. Non solo i soldi, anche questa famiglia, che è una famiglia solida, che si vuole bene. Non riesco a capire questo accanimento contro una persona che ha sempre fatto tutto con la sua capacità e la sua intelligenza. Noi non conosciamo politici, non conosciamo giornalisti, perché abbiamo sempre fatto la nostra vita».


La moglie di Scaglia («sta leggendo Il processo di Kafka») ricorda il giorno dell’arresto del marito dopo che era immediatamente rientrato dai Caraibi per chiarire la sua posizione: «il magistrato l’ha sentito dopo cinque giorni e solo per l’interrogatorio di convalida. Ancora adesso non è riuscito a spiegarsi. Fra gli arrestati non c’è stato nessuno che ha detto di conoscerlo». «Ho potuto incontrarlo in carcere solo dopo tre settimane», ricorda.


«Avevo con me un biglietto di mio figlio che diceva “Ciao papà, ci manchi. Ti voglio bene”. Non me l’hanno fatto consegnare».



10 Commenti a “Monica Aschei Scaglia: “Ascoltano gli assassini, lui no come l’avessero cancellato dal mondo; accanimento incomprensibile””

  • manuela cocito cesti:

    Non possiamo fare altro che continuare a parlarne in ogni occasione manifestando la nostra amarezza e la nostra vergogna nei confronti di un sistema che non sembra darci alcuna garanzia e che COSI’ NON PUO’ E NON POTRA’ MAI FUNZIONARE. Non mollate, noi continuiamo ad essere con voi. Un abbraccio
    Manu

  • ignazio:

    non ci sono più parole…

    tanta solidarietà e stima alla famiglia di Silvio che con grande dignità e coerenza affrontano questa tortura.
    E’ una lezione per tutti

  • Meki Bogarelli Massa:

    E’ veramente un accanimento incredibile!
    Una vergogna!
    Monica carissima, non mollare

  • Luigi Boschin:

    Oggi sono a Los Angeles ascolto la radio mentre guido nel traffico intensissimo sulle lunghissime ” freeway ” californiane, uno dei candidati alla carica di Procuratore generale parla del suo programma anti crimine se ELETTO :
    Lotta dura contro gli assassini, contro chi truffa i consumatori, contro chi inquina l’ambiente ex agente FBI al servizio dei cittadini…
    Questa è la lotta alla criminalità

  • Marco:

    Sono un familiare di una persona coinvolta in questo assurdo casino.8 mesi di custodia cautelare mi sembrano
    un’esagerazione al limite della comprensione umana.Ma la cosa che mi lascia di sasso è l’assoluta mancanza di
    equilibrio nel respingere richieste quanto mai lecite da parte di un figlio che vuole vedere la propria madre (costretta quasi su una sedia a rotelle da una malattia che si chiama vecchiaia).
    Trovo assurdo che una persona la cui unica accusa è “Non poteva non sapere” debba passare tali angherie
    da parte dei pm e dei giudici.
    8 mesi fa potevo ancora capire i perché di una custodia cautelare…l’inchiesta la ricerca delle prove ecc ecc, ma
    ora inizio a pensare che tutto ciò abbia un secondo fine.Sfiancare le persone, esasperarle fino a che, esauste,
    inizino a dichiarare cose che non hanno mai fatto o detto.
    Ed ora anche lo slittamento del processo a gennaio dell’anno prossimo…ricordo che a febbraio raggiungeremo
    l’anno di custodia cautelare.Assurdo
    Vogliamo poi parlare delle fantastiche nonché fantasiose motivazioni per cui venivano respinte le richieste di libertà?Assurde e generaliste…si fa di tutta un’erba un fascio…con l’unica intenzione di colpire il più possibile
    per portare a casa il massimo del risultato.
    Faccio i miei più vivi complimenti alla giustizia italiana, duri con i deboli e deboli con i forti….come da
    tradizione!BRAVI

  • stefano:

    L’accanimento dei magistrati in questa situazione è la cosa più vergognosa di tutte, la loro saccenza è pari solo alla loro ignoranza (e non potrebbe essere altrimenti).. Uomini, se così possono ancora definirsi, frustrati dalla loro sete di potere e di controllo, dal loro delirio di onnipotenza, di essere il Bene e per questo essere giustificati nel fare le peggiori porcate alla faccia della stessa legge dietro cui si nascondono. E sono frustrati perché si accorgono che c’è sempre qualcuno che a loro non si inchina, pochi magari, ma che li fa sentire esseri piccoli piccoli, e questo li fa imbestialire. Leggere le parole di Monica fa aumentare la rabbia e il senso di impotenza e la paura di essere triturati da questi signori. E contemporaneamente, fa aumentare la voglia di non lasciare Scaglia e i suoi da soli, far percepire loro che c’è gente che continua a fare il proprio lavoro e non lascia perdere. Non vi abbiamo cancellato.. Anzi, siete presenti più di prima. E verrá anche il giorno in cui potrete vedere la vergogna e la sconfitta di questi umanoidi togati. Magra ricompensa, ma la vita è fatta di piccole soddisfazioni.
    I togaparty invece.. Beh.. Cito Dante: “non ti curar di loro ma sputa e passa” (lectio originale)

  • Cesare:

    il fatto di non “conoscere” politici è la vera prova di innocenza!.

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Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World