In aula Parisse e Di Genova


Davanti ai giudici due testi a difesa di Zito. Il 5 luglio riprende l’esame di Mokbel

 

È stata un’udienza breve, quella di ieri, al processo per l’“Iva Telefonica” dedicata ad ascoltare due testi a difesa dell’ingegner Bruno Zito, l’ex dipendente Fastweb incaricato da metà novembre 2002 di gestire i rapporti con il cliente CMC, società di Carlo Focarelli, in relazione all’operazione Phuncard.


Chiamati in aula, davanti ai giudici della Prima Sezione Penale del Tribunale di Roma presieduta da Giuseppe Mezzofiore, l’allora responsabile marketing di Fastweb Stefano Parisse e Augusto Di Genova, anch’egli dipendente presso l’unità marketing.


Rispondendo alle domande di PM e avvocati, Parisse ha ricostruito il proprio ruolo in azienda e ha anche chiarito di aver ricevuto in un’occasione il rapporto sul business Phuncard, elaborato da Zito, e averlo «smistato» ai diretti superiori di allora: l’amministratore delegato Emanuele Angelidis, il direttore generale Alberto Trondoli e il direttore commerciale Lorenzo Macciò.


Parisse ha poi aggiunto che il livello dirigenziale nel quale operava Zito era quello nel quale venivano elaborati i contenuti di business simili a Phuncard e che, in effetti, in quella circostanza lo stesso Zito poté operare da “pivot” dell’operazione.


Infine, alla domanda della difesa su chi avesse il potere di firma, Parisse ha risposto di non ricordarlo dopo i tanti anni trascorsi dall’operazione ma che, per saperlo, è sufficiente leggerlo sul contratto.


Di diverso contenuto la testimonianza di Augusto Di Genova, il quale ha confermato di aver saputo da Zito del suo desiderio di avviare un business nel campo del WiMax e, in proposito, avendo lavorato in precedenza in società di consulenza per le tlc, di averlo messo in contatto con alcuni imprenditori, senza però che da tali contatti nascesse nulla. Di Genova ha aggiunto di non aver mai saputo, in seguito, di un viaggio ad Hong Kong da parte dello stesso Zito, in relazione al possibile avvio di una start up nel campo WiMax, finanziata da Carlo Focarelli.


Prossima udienza il 5 luglio per il termine dell’esame di Gennaro Mokbel e il probabile inizio del controesame.



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