Le aziende di Silvio Scaglia continuano a fare innovazione


Il fischio di avvio è previsto per le 18 e trenta di  lunedì 14 giugno, giusto due ore prima  dell’esordio della nazionale italiana ai Mondiali. A quell’ora, davanti alla stampa e ad una folta comunità di blogger, allo Zelig Cabaret si terrà la presentazione di Zeligtube.it.  Ovvero lo sbarco su Internet e sul mobile del cabaret più famoso d’Italia che ha scelto Babelgum quale suo  partner per la distribuzione nel mondo digitale. A sua volta, per Babelgum,  l’accordo con Zelig, segna un nuovo sviluppo delle attività italiane, dopo il decollo delle applicazioni sull’iPhone della Gazzetta dello Sport (prima per il Giro d’Italia, ora per i Mondiali di calcio).


Così, con queste iniziative,  entra nel vivo anche in Italia, dopo il decollo delle attività in Usa e nel Regno Unito,  la sfida di Babelgum , leader e pioniere  nel campo  dell’innovazione dei sistemi di distribuzione  video professionali, l’ultima frontiera che Silvio Scaglia ha deciso di esplorare in anticipo su ogni altro possibile competitor. Con risultati lusinghieri visto che Babelgum, a poco più di un anno dall’avvio delle attività negli Usa (marzo 2009)  è oggi leader mondiale nelle Applicazioni  per iPhone per quanto riguarda  i video professionali interattivi.  E’ un paradigma di business nato in Italia, cresciuto nel mondo anglosassone, e che ora torna, rafforzato, ad operare in Italia. A dimostrazione che la strategia globale può essere declinata sui mercati domestici con la massima flessibilità. Come hanno nel capito i responsabili di Zelig, alla ricerca di una formula in grado di funzionare fuori dall’orizzonte della tv tradizionale.


Babelgum, infatti, non è un  broadcaster che opera nel settore tv, bensì ha concentrato  fin dall’inizio l’intera sua attività nell’esplorazione di un mondo totalmente digitale, ovvero di un’offerta che riguarda il web e l’universo mobile.  Un distributore di contenuti da far correre sugli  oggetti più privati, lo smartphone  e il personal (non a caso personal…) computer, ma che consentono di tenersi collegati con lil mondo esterno. Il che significa proporre un’offerta individuale, ritagliata sul singolo cliente che gli permetta di  connettersi , quando e come vuole, e condividere il prodotto con la comunità del social network. In questa cornice,  Babelgum ha sviluppato la sua attività in varie direzioni: canali, prodotti e la formula del festival on line di cinema,  che ha offerto ai nuovi talenti, una valida piattaforma professionale per farsi conoscere.


“La nostra funzione – spiega l’amministratore delegato Valerio Zingarelli – non è di proiettare on  line Avatar ma di consentire agli autori di farsi diffondere nell’universo virtuale”. E così alcuni  vincitori del Film festival , “benedetto”  da Spike Lee, hanno ottenuto contratti dalle Majors cinematografiche. Insomma, Babelgum non intende certo competere, sul loro terreno, con i Big del cinema o della tv  internazionale.  L’obiettivo, al contrario, è di far emergere contenuti innovativi con un contenuto riservato esplicitamente alle centinaia di milioni di utenti del mondo Internet che rispondono a nuovi codici di comunicazione e di linguaggio, più adeguati agli “animali” da social network.


La sfida è ambiziosa: individuare un passaggio tra l’universo delle produzioni di massa, vuoi di Hollywood vuoi dei broadcasters tradizionali, e l’offerta indifferenziata di Youtube. Il tutto nella convinzione che ci sia non solo un mercato, ma anche una prateria di linguaggi che attendono un pioniere che li voglia esplorare.  Come ha già fatto, con risultati che hanno riscosso l’applauso della critica e del pubblico, la regista inglese Sally Potter che ha fatto esordire il suo lungometraggio “Rage” su Babelgum mobile (accessibile su iPhone)  prima che nelle sale o in dvd.  Si spiega così la presenza, nei ranghi della società,  dei publishers che monitorano Internet alla ricerca di talenti da adottare. O l’attività di produzione, soprattutto nel ramo delle comedy. Un’attività   in piena espansione sul mercato Usa, dove,tra l’altro, è già attiva una concessionaria di pubblicità dedicata.  A tutto questo va aggiunta la competenza nella realizzazione di interfacce grafiche  o di altri plus tecnologici, in grado di consentire al fornitore di servizi o all’utente pubblicitario la possibilità di ottenere una profilazione sempre più accurata dell’utente, sia dal punto di vista dei servizi che dell’area geografica in cui operano e si connettono. Ma presto si aggiungeranno nuovi servizi, ad esempio quelli legati all’iPad.


Non è facile, del resto, fissare in un fotogramma il film in costante movimento di Babelgum, società pioniera nata in Italia per volontà di Silvio Scaglia e che si è sviluppata nel mondo.


36 Commenti a “Le aziende di Silvio Scaglia continuano a fare innovazione”

  • Oggi domenica ho chiamato svariati amici in Italia, persone ” normali “, professionisti, piccoli imprenditori, persone che sento si e no una o due volte l’anno.
    Tutti felicissimi di sentirmi e raccontarmi le loro difficoltà a sopravvivere nel clima socioeconomico del Bel Paese.
    A tutti dopo una cordiale discussione e dopo aver ascoltato i loro problemi specifici ho chiesto : cosa ne pensi della vicenda di Silvio Scaglia ? Chi è ? la maggior parte mi ha chiesto, solo uno ricordava vagamente : ah si quello che hanno arrestato che veniva dall’estero.

    Tragico a dire poco, questo dimostra che la stampa italiana è impegnata, come al solito, a parlare delle notizie ” circolari ” che asservono alle tre o quattro squadre antagoniste in campo nel sistema.
    Non esiste una stampa indipendente che raccolga le ” notizie “, quelle vere come il protrarsi inaudito di una custodia cautelare senza processo.
    Ricordo qualche tempo fa ero a New York durante una visita di Berlusconi all’Onu, visita del tutto ignorata dal New York Times, e un amico italiano mi disse : visto gli americani lo ignorano, che schifezza.
    Certamente, la visita di un capo di governo all’Onu NON è una notizia, è routine.
    L’Italia è ingessata e mi rammarico nel leggere come questo blog sia ormai frequentato da pochi, credo amici di Silvio Scaglia.
    Cambiare l’Italia non è impresa facile, io seguo e seguirò gli sviluppi di questa vicenda, perchè in passato sono stato toccato personalmente da vicende gudiziarie simili, ma se ho risolto in maniera soddisfacente tali eventi è perché a suo tempo non mi fidai del sistema Italia e rimasi a difendermi all’estero.
    È triste sentire come gli italiani, bombardati da una stampa miope e partigiana vivano in uno stato di torpore mediatico che parla poco dei veri problemi del paese e come i giornalisti asserviti non facciano una lotta quotidiana per cambiare lo status quo.
    Si ritorna alla solita storia di sempre: per un italiano capace, è più semplice avere successo all’estero, che non nel paese che non vuole cambiare se stesso, generazione dopo generazione.
    Vi ricordate di un tal Guglielmo Marconi ?
    Certi cambiamenti dovrebbero stare a cuore non per un connotato politico, bensì per migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini, ma nel dizionario italiano esiste l’equivalente della parola ” bipartisan ” ?

  • Giancarlo Piccinini:

    Chiedo perchè Telecom Italia realizzerà da sola la rete di seconda generazione Internet NGN e non collaborerà con Wind, Fastweb e Vodafone e Tiscali ;
    Forse è invischiata col distruttore dll’ italia Silvio Berlusconi .
    che vuole avere il monopolio dei Gironali Televisone Internet .
    cosi avendo loro il cavo in fibra possono decidere cosa fare arrivare ai PC e Televisoni degl Italaini.
    Altra cosa Chiedo realizzate la vostra rete Migliore e Prima di cosi gli italiani lasceranno La Telecom

    • Bruno:

      Cesare, non vorrei allargare troppo il discorso de aprirlo ad argomenti troppo fuori tema, ma se viene data un’occhiata a chi c’è dietro diverse società e diverse iniziative trova i soliti (pochi) nomi: Autostrade, Alitalia, Grandi Stazioni, società di gestione aeroortuali (Firenze, Torino, Roma) sono solo la punta dell’Iceberg. I nomi sono sempre e solo quelli in un intreccio vorticoso.

    • Talita:

      Giancarlo,
      c’è chi distrugge l’Italia e chi si auto-distrugge volontariamente il cervello.
      Di solito succede ripetendo acriticamente slogan.

      Mi spieghi cortesemente come si fa ad avere il monopolio di Internet?
      Sei certo di sapere che cos’è Internet?

      In subordine, sai chi è alla guida di Telecom Italia?
      Che c’entra Berlusconi?

      E infine un consiglio: ci sono moltissimi altri blog in cui andare a scrivere con la bomboletta di vernice spray.
      Ti spiacerebbe evitare d’imbrattare questo, che si occupa del gravissimo problema della Giustizia in Italia?
      Grazie per quanto vorrai fare in proposito.

      • Giancarlo Piccinini:

        –Se lei Talita è a favore di S.B. non è il luogo per parlare —

        –Fastweb ha un progetto meraviglioso portare fibra ottica agli italiani in casa e uffici Telecom non la porterà mai ultimo miglio sarà sempre in Rame per loro —

        //–LASCIAMOGLELO FARE IL MEGA PROGETTO A SILVIOSCAGLI —//

        —bloccare internet vuol dire ad esempio oscusare blog beppegrillo ecc…..

        • stefano:

          @piccinini beppe grillo? il cittadino italiano residente in svizzera? si.. dovremmo fare tutti come lui.. ma per restare in tema: quanti giorni di custodia cautelare si è fatto lui per omicidio(!) colposo? E quanti dopo la condanna?! Comunque direi che in generale, il problema non mi pare sia Silvio Berlusconi, che contrariamente a quanto lei crede, non è l’origine di tutti i mali del mondo. E mi chiedo che competenza abbia lei per parlare di piani industriali e relative problematiche: italiani paese di poeti, navigatori, allenatori, fiscalisti, advisors.. sono impressionato!

        • Talita:

          Se lei Giancarlo Piccinini ha a cuore le CIANCE, è inutile parlare con lei: né qui né altrove.

          Non si disturbi a rispondere, perché ho capito l’àmbito e francamente non mi potrebbe interessare di meno.
          Saluti

          • Talita:

            È certo che pochi avrebbero il “coraggio” – chiamiamolo così – di venire qui a spiegare che cos’è Fastweb.

          • Giancarlo Piccinini:

            Signor Talia
            chiamiamnole ciance !!!
            mi dica cosa csono le cose importanti per lei ?

          • stefano:

            Magari scrivere in italiano corretto potrebbe essere una buona base di partenza.. comunque sia, io di mestiere faccio il manager di piccole imprese: mai mi sognerei di discutere di piani industriali senza avere dettagli e numeri. Che servono proprio per evitare di dare giudizi sconsiderati, magari suggeriti da qualche fazioso articolo di giornale. Da quello che so, poi, la partita non si gioca più sui cavi da un bel po’..

          • Giancarlo Piccinini:

            ma su cosa is gioca se non sui cavi ?
            il mio giudizio non è dato da articoli di gionale ma da pareri personali confrontate con chi a lavorato 30 anni nelle telecomunicazioni

          • Giancarlo Piccinini:

            Signor Talia legga questo altricolo perpaicere
            http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=12571&numero=999
            Il Financial Times bacchetta Telecom: “Si svegli”

            L’ex monopolista dovrebbe collaborare con i concorrenti per la rete moderna in fibra ottica. Fastweb, Vodafone e Wind presentano il progetto a Bruxelles.

          • stefano:

            Sulle coperture wifi immagino.. ma ripeto non sono competente in materia quindi mi astengo da valutazioni e giudizi.. So che gli operatori hanno lanciato l’idea della società delle fibre (a cui si presume parteciperà anche Telecom), ma non vedo come e perché Berlusconi (il demonio) debba avere qualcosa contro in merito, al di là di teorie complottiste decisamente fantasiose.. e certamente la vicenda di Scaglia con questo non centra vista la sua assenza da Fastweb da un bel po’.. Il suo business è sui contenuti, e il lancio, ad esempio, di Zeligtube dimostra al limite che tra Scaglia e Mediaset c’è collaborazione, non guerra.. Poi se vogliamo dire che Berlusconi è la causa anche dello tsunami e della marea nera diciamolo pure.. tanto pare che in Italia difendere la libertà di dire qualsiasi scempiaggine sia più importante che difendere la libertà fisica e aqffettiva di un uomo..

  • Talita:

    Uhm… Forse, al momento, converrebbe che le aziende di Silvio Scaglia non si segnalassero troppo.
    Considerando le pinne di squalo che emergono dalle nostre acque e girano in tondo.

    Il rischio è che si decida di deportare Scaglia in un apposito gulag.

    E che dire dell’annunciata “Babel TV” di Murdoch?
    Trovo il nome originalissimo.
    Ma poi penso che Scaglia “non poteva non sapere” che prima o poi glielo avrebbero copiato.

    • giovanni:

      Ecco la prova di un complotto planetario, che vede Silvio Scaglia e Murdoch alleati per soggiogare il Mondo. Già, perchè se il secondo ha copiato il nostro Silvio, che a sua volta nulla ha detto o eccepito, è chiaro che tra di loro si è stretto un pactum sceleris sul quale il PM Capaldo ed il GIP Morgigni è giusto che, prima o poi, dicano la loro.
      Dimenticavo, però, che chi, sopra i due imprenditori, tesse le fila di tutto è il temibile… Macchia Nera. Investigate gente, investigate.

      • Talita:

        Uhm… Giovanni…
        L’annuncio di “Babel Tv” è stato dato da Murdoch junior – il 3 giugno scorso – al nostro imperscrutabile Presidente della Camera, che l’aveva ricevuto in pompa magna a Montecitorio.

        Capirai! La nuova Babel dovrebbe essere una Tv per gli immigrati, e dunque molto funzionale al nuovo credo di Fini, FareFuturo, Generazione Italia e roba consimile.

        E magari gradita – ma è solo un’ipotesi – anche a Morgigni, Capaldo etc.
        I quali, però, stavolta non avrebbero appigli di sorta: anche se Scaglia volesse dire qualcosa, non può, in quanto confinato, segregato, murato e ammutolito dai nostri esimi magistrati.

        E questa è la vera “legge bavaglio”. Non quella sulla stampa, che continuerà tranquillamente a raccontarci la rava e la fava.

        Io invece vorrei istituire una “TeleCustodiacautelare”.
        Ce ne sarebbe per tutti i gusti: dalla tragedia al teatrino agli spettacoli circensi.

        • giovanni:

          Cara Talita, ma ancora non hai capito? Anche se segregato Silvio Scaglia non potrebbe non sapere. Ed in ogni caso, perchè ai due valenti magistrati dovrebbe stare bene un’operazione nella quale, con qualche sforzo di maligna fantasia, si può configurare un complotto internazionale che potrebbe proiettarli, come investigatori, sui titoli di testa di telegiornali e giornali? Certo, bisognerà capire come Macchia Nera tessa davvero le sue fila di questa associazione transnazionale, ma ogni cosa al suo tempo….

  • Cesare:

    Certo che siamo un Paese “strano”
    Convegno Giovani Industriali di S.ta Margherita: ” serve classe dirigente che sappia prendere posizione” – ma se poi i veri innovatori come ing. Scaglia in Italia vengono sbattuti in prigione xchè osano attaccare i monopoli, sarà molto, molto difficile che coloro che credono nella necessità di un cambio di mentalità della politica in Italia “scendano in campo”.
    E parrebbe applicato una frase sentita tanti anni fa: “colpirne uno x educarne cento”.
    X nostra fortuna la Classe Imprenditoriale Italiana riesce a sopravvivere, a fare innovazione e tenere in piedi – con scarso aiuto – il nostro Paese.

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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World