La difesa di Scaglia: due battaglie decisive in Cassazione

SALTA L’APPELLO AL TRIBUNALE DEL RIESAME


La difesa di Silvio Scaglia, rappresentata dal professor Piermaria Corso e dal professor Antonio Fiorella, ha deciso di rinunciare oggi a presenziare all’udienza (peraltro rinviata) di  appello presso il Tribunale del Riesame contro l’ordinanza con cui il gip Aldo Morgigni, pur concedendo gli arresti domiciliari al fondatore di Fastweb, ha giustificato la misura cautelativa nei suoi confronti.


Prima di affrontare nuovi confronti giudiziali, infatti, si attendono le motivazioni con cui la Cassazione ha respinto la richiesta di cancellazione delle misure cautelari nella recente udienza del 25 giugno. Meglio concentrarsi, nell’attesa di disporre di tutti gli elementi, sui prossimi appuntamenti in Cassazione. Innanzitutto, il ricorso in appello contro la sentenza del Tribunale del Riesame del 18 marzo  con cui è stato respinto la richiesta di revoca della custodia cautelare decisa dal Gip.  E’ poi previsto un secondo appuntamento, sempre in Cassazione: l’appello contro il sequestro dei beni dell’ingegner Scaglia, disposto all’inizio delle indagini.


9 Commenti a “La difesa di Scaglia: due battaglie decisive in Cassazione”

  • “dirty italian power politics” nella lingua inglese ha il significato di “sporche lotte di potere” dove il ” politics” si riferisce alla lotta di potere e NON alla politica in quanto tale.
    La lingua inglese, apparentemente grossolana rispetto all’italiano, permette delle sfumature che non sono facili da cogliere se non si é di madrelingua.
    OJ Simpson fu assolto dai suoi simili ( giuria di colore ) perché non fu ritenuto colpevole al di la di qualsiasi ragionevole dubbio, io certamente lo ritenevo COLPEVOLE, la sua assoluzione fu una ” vendetta” della comunità di colore.
    Emilio Fede parla ogni sera agli italiani, ed è pure divertente, nonostante la sentenza della Corte Europea, e questo é un fatto: ” Italy does not care about the Court decisions ”
    Se vuole saperne di più della giustizia americana le consiglio una visita alla CORTE SUPREMA a Washington
    dove nell’aria si ” respira “giustizia : http://www.supremecourt.gov/visiting/visiting.aspx
    magari leggendo decisioni storiche come Brown v. Board of Education of Topeka del 1954.
    Ricordo a lei e ai lettori di questo blog che la Suprema Corte di Cassazione solamente qualche settimana fa ha emesso una sentenza ritenendo lecito “maltrattare una moglie se ha il carattere forte”, questo nell’anno 2010 del terzo millennio.
    La Stessa Corte di Cassazione che decide anche sulla libertà di Silvio Scaglia.
    Chiudo con le polemiche per rispetto a questo blog.

    • Talita:

      Io invece – per rispetto DI questo blog (anche l’italiano ha le sue sfumature: vedi la locuzione “per rispetto degli altri“) – NON chiudo la discussione.
      Che si tramuta in “polemica” solo agli occhi di chi la considera tale.

      Lei sa benissimo, signor Boschin, che abbiamo parlato dell’argomento anche per mail.
      Dunque – al di là delle sfumature per madrelingua, che a me sembrano francamente elementari – ho esordito dicendo che lei CONTINUA (= reiterazione) a insultare l’Italia e ho concluso invitandola a desistere dal suo atteggiamento denigratorio nei confronti del mio Paese.

      Ora, lei può anche citarmi un’intera bibliografia sulla Corte Suprema di Washington.
      Le rispondo che, se l’avessi ritenuta indispensabile per la mia formazione, l’avrei già letta.

      E può anche dire che O.J. Simpson ”fu assolto dai suoi simili (giuria di colore)”: tra l’altro, con un’orrenda espressione da “Capanna dello zio Tom”.
      Secondo lei, i “suoi simili” non avevano la capacità di decidere secondo coscienza? Perché avevano la coscienza nera?

      Però si dà il caso che io abbia seguito quel processo in Tv, udienza dopo udienza.
      E pensi che la gente lì parlava in inglese, eppure non mi sono lasciata spaventare dalle sfumature.

      Quindi so tutto dei casini compiuti nella raccolta delle prove, degli scompensi psichici del giudice Ito di fronte a Mark Fuhrman e altro.

      Ma soprattutto so che Simpson se l’è cavata perché ha potuto pagarsi avvocati formidabili: geniali perfino nella composizione etnica del loro pool, composto da un nero e due ebrei (nero come l’imputato ed ebrei come Ron Goldman, una delle vittime).
      E questa mi sembra una caratteristica molto pregnante della giustizia americana. Che non la rende la quintessenza della Giustizia.

      E molto altro ci sarebbe da dire su quanto da lei esposto, ma non è questo il mio intendimento, naturalmente.
      Il punto è che, se lei continuerà a denigrare inutilmente l’Italia, sarò qui per controbattere.
      Così non potrà raccontare al suo “giudice MOLTO importante” là negli Stati Uniti che qui in Italia non c‘è libertà d’espressione.
      Stia bene.

  • John Percival:

    Silvio has been held in prison and at home arrest for months now without formal charges being brought against him. My questions: can the prosecutors maintain this position for years? Is there some required period of time from the date of his arrest when the prosecutors must bring formal charges or drop the charges? Can he appeal to the EU courts re the violation of his human rights? Thus far, the entire process seems to be a never-ending saga with the prosecutors spending enormous sums of time and taxpayer money and having achieved no clear evidence from which to lodge formal charges and begin a trial.

    • The time frame is equal to the time frame needed to destroy Fastweb’s competition with its fiberoptic network against Telecom Italia network and its massive debt with italian banks.
      Who is going to reimburse italian banks if Fastweb will successfully take away the network business from Telecom Italia ?
      This is not justice, but dirty italian power politics, I know it is difficult to understand in a British environment.
      European court of justice ?
      Usually Italy does not care about the Court decisions………

      • Talita:

        Signor Boschin,
        lei continua a insultare l’Italia con toni generici e privi di riscontri, reiterando il suo mal di pancia nei confronti della politica italiana.

        E, in questo caso specifico, lo sta facendo accodandosi a un cittadino straniero – o comunque anglofono – neanche rispettando il fatto che il signor Percival si riferisce CORRETTAMENTE ai giudici, i quali in questa e in altre vicende hanno il coltello dalla parte del manico.
        E decidono di conseguenza.

        Le rammento anche che – se di Gran Bretagna si tratta e restando in ambito politico – anche loro hanno diverse gatte da pelare, tanto che sarebbe inutile aprire contenziosi o confronti a riguardo.

        Comunque la invito caldamente a desistere dal suo atteggiamento inutilmente e genericamente denigratorio nei confronti di un Paese che – se non è più il suo – è ancora il mio.

        Se poi vorrà spiegare su quali basi lei dichiari che l’Italia non segue ABITUALMENTE le direttive europee, eviterà anche di apparire una persona superficiale e vaga.

        • Rete quattro trasmette ancora nonostante la sentenza della corte Europea di giustizia ?
          La vicenda di Angelo Rizzoli non le insegnato nulla ?
          Tronchetti Provera che poteva non sapere neanche ?
          Ieri sera ero a cena con un giudice MOLTO importante qui negli Stati Uniti e abbiamo parlato di giustizia italiana,
          del caso di Perugia e altro…..
          Se a lei la giustizia italiana va bene così continui a essere patriota, in questo campo credo dagli anglosassoni ci sia da imparare, hanno un sistema umano e imperfetto ma sicuramente funziona meglio di quello che hanno saputo fare gli italiani, quelli della repubblica.

          • Talita:

            Signor Boschin,
            cerchi di non fare un’insalata russa con Rete4, Rizzoli e Tronchetti Provera.
            Manca solo il prezzemolo, che – come lei saprà – va dappertutto.

            I casi da lei citati sono sostanzialmente differenti l’uno dall’altro. Le frequenze televisive, poi, sono un problema annoso, che negli anni è stato soggetto a corsi e ricorsi.

            E no, non mi sta bene la Giustizia così com’è.
            Ma non mi sta bene neppure essere presa per il naso: nel precedente post, lei ha sparlato del potere POLITICO, non di quello giudiziario.

            Né mi impressiona minimamente il fatto che lei abbia parlato con “un giudice MOLTO importante” là negli Stati Uniti.
            E soprattutto del caso Perugia, considerando che vi è implicata una cittadina americana. Guarda caso!

            Se parlassi io con il “giudice MOLTO importante” là negli Stati Uniti, gli direi di farsi i fatti suoi.
            La Giustizia statunitense soffre di ALTRI problemi: diversi dai nostri, ma altrettanto gravi.
            Se non gravissimi.
            Tanto per fare un esempio simbolico, le dice niente l’assoluzione di O.J. Simpson?

            Quindi cerchiamo di farla finita con il dipingere l’erba del vicino sempre più verde.
            Molto spesso è verde tanto quanto, o addirittura meno verde.
            Saluti.

  • giovanni:

    Mi sembra un vero ginepraio! Eppure mi sembra come la storia del bimbo che addita il re: solo il conformismo impedisce a tutti di gridare che il sovrano è nudo!

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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World