Rito immediato, il pm Capaldo prende tempo

IL GIP DICE NO ALLA RICHIESTA DI LIBERTA’ PER MAZZITELLI


“Il dottor Capaldo ha assicurato che oggi non presenterà alcuna richiesta di rito immediato. Questo, dopo un colloquio telefonico, ci è stato detto dal dottor Figliolia, il presidente dei gip”. Così l’avvocato Fabrizio Merluzzi, difensore dei dirigenti di Telecom Italia Sparkle,  Stefano Mazzitelli e Massimo Comito, al termine di una mattinata di insolita animazione presso la cancelleria dell’ufficio Gip del Tribunale di Roma. Infatti una decina di avvocati hanno invano atteso, fino alla chiusura degli uffici, che dalla procura della Capitale arrivassero le richieste per il giudizio immediato relativo alle posizioni degli indagati Fastweb -Telecom Sparkle. Il tutto per una ragione ben precisa: presentare, senza indugi, la richiesta di ricusazione del Gip Aldo Morgigni, dopo che lo stesso magistrato aveva rifiutato il “passo indietro” dall’incarico.


Nel pomeriggio, un altro colpo di scena: il pm Giancarlo Capaldo, titolare dell’inchiesta, ha precisato ai giornalisti che lo hanno interpellato in merito, che la richiesta non sarà presentata “nemmeno domani” giovedì 22 luglio, ovvero l’ultima data utile (salvo cambiamenti dell’ultima ora) prima che inizino le ferie del  Gip Aldo Morgigni che non dovrebbe aver cambiato i suoi programmi fissati già prima delle elezioni (per lui non fortunate) del nuovo Csm.


Il quadro, a questo punto, presenta più di un’incertezza:

a) se Morgigni resta a capo dell’inchiesta, come è probabile, gli sarà necessaria una performance da Superman per conciliare l’esame delle carte processuali;

b) un’eventuale sostituzione, data la complessità dell’indagine, non potrà che dilatare i tempi;

c) l’iter della procedura dovrà comunque fare i conti con le richieste di ricusazione in arrivo, con varie motivazioni, dai difensori di  numerosi imputati.


Di certo, per ora, c’è solo la decisione del Gip di respingere il ricorso per la libertà provvisoria di Massimo Comito e di Stefano Mazzitelli presentata dal loro difensore, Fabrizio Merluzzi, per decorrenza dei termini per reati fiscali,  puniti con una pena massima di anni sei. Il Gip ha rigettato la richiesta perché, a giustificare la detenzione (e, di riflesso, a rendere possibile il rito immediato) vale il collegamento con il reato associativo.


“Di sicuro ricorreremo in appello – ha preannunciato Merluzzi – perché con una motivazione di questo tipo si rischia di giustificare la custodia cautelare anche per i reati per cui è, a termini di legge, è venuta meno l’esigenza. Altri difensori hanno annunciato iniziative, di vario segno, per contestare l’eventuale richiesta di rito immediato da parte della Procura. Ma, come si è visto, il dottor Capaldo, cui non mancano certo gli impegni di questi tempi, intende gestire l’operazione secondo i tempi che ritiene più opportuni.

4 Commenti a “Rito immediato, il pm Capaldo prende tempo”

  • stefano:

    Da quello che ho capito non è stato eletto.. il che significa che, oltre ad essere ancora più arrabbiato, farà di tutto per non perdere il palcoscenico.. e non sono buone notizie.. l’avevo detto che volevo votare anche io. Volevo aiutarlo (se veniva eletto, faceva danni da altre parti!)

  • Bruno:

    Perchè il giudice non va in ferie ad Antagnod e le trascorre ad interrogare a fondo Silvio Scaglia? L’aria è fresca, il clima è vacanziero, la fonduta è buona, il panorama eccellente.
    Ma, logicamente, stia in casa con lui tutto il tempo…
    Avrà così, forse, anche il modo di capire, dal probabile silenzio di chi non ha nulla da dire, cosa significa trovarsi di fronte a un muro di gomma.
    Quel muro che questi personaggi stanno opponendo da tempo ad ogni ragionevole tentativo di arrivare ad una soluzione di libertà, fosse anche provvisoria, e far fermare il cronometro qui sopra.
    Le pene e le condanne si discutono in tribunale.
    Non con le conferenze stampa.
    Non con il protagonismo.
    Non usando le indagini come palcoscenici personali per le proprie carriere, perchè oramai il sospetto è forte.

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