“Processo Carosello”: tante eccezioni contro il rito immediato

 

Si tiene nell’aula bunker di Rebibbia la quarta udienza del processo per la “frode Carosello” relativa a TIS e Fastweb che, dopo l’interruzione festiva, riprenderà il prossimo 12 gennaio. Si concluderà oggi l’illustrazione delle eccezioni preliminari dei difensori rispetto alla procedura del “rito immediato”



È possibile (ma non probabile) che già in giornata la Corte presieduta dal dottor Giuseppe Mezzofiore pronunci la sua decisione rispetto alle numerose “eccezioni” già presentate nell’udienza di sabato 18 dicembre dai difensori che, in sintesi, vertono su:

a) l’incostituzionalità della procedura di “rito immediato” quando, come nel caso in questione, non venga decisa in base a “prove evidenti”, come richiesto dalla legge, ma si ritenga che sia sufficiente il fatto che gli imputati siano già detenuti per saltare l’udienza preliminare;

b) la violazione del “diritto di difesa” in quanto una parte consistente del materiale probatorio non è stata messa a disposizione delle difese nonostante la sua rilevanza processuale. In particolare, il difensore di Roberto Contin ha sottolineato che, dopo aver illustrato i vari e vani tentativi per poter analizzare l’intero contenuto di dvd e altri materiali criptati non utilizzabili per vari motivi dalle difese, da quanto emerso dai pochi documenti a sua disposizione, sono emersi elementi rilevanti a favore del suo assistito;

c) il fatto che, nel caso di Silvio Scaglia, la decisione di procedere al rito immediato sia avvenuta senza esaminare la memoria dei difensori.




Nel corso della giornata il Blog aggiornerà l’andamento dell’udienza.


3 Commenti a ““Processo Carosello”: tante eccezioni contro il rito immediato”

  • paolo:

    Ma perchè nessun politico si indigna per il trucco ormai consolidato che i pm utilizzano del rito immediato , che consente così l’allungamento dei termini di custodia cautelare ed il ricatto al difensore , che sempre riesce, di opotare per il rito abbreviato o per ilpatteggiamento. Questa norma che ha allungato a 180 gg dall’arresto la possibilità per l’accusa di scegliere per la citazione diretta a giudizio va abolita…se le prove erano evidenti perchè allora aspettare quarda caso che i termini di custodia cautelare arrivino a scadenza?
    La custodia cautelare è una vergongna e va limitata ai soli recidivi e fatti gravissimi….

  • stefano:

    Interessante il fatto che le eccezioni delle difese sono tutte su irregolarità procedurali dei togaparty, tipiche di chi cerca scorciatoie “strane” per evitare di incorrere in qualcuno che possa non dar loro ragione.. Mi viene da pensare che se è vero che alcuni dipendenti infedeli di Fastweb e TS hanno fatto porcate, è altrettanto vero che anche alcuni fedeli servitori dello Stato non sono poi così fedeli (e magari servono qualcuno che lo Stato non è)

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