“Processo Carosello”: il commento di Vincino alle prime udienze





28 Commenti a ““Processo Carosello”: il commento di Vincino alle prime udienze”

  • giovanni:

    Veramente alla quarta udienza il PM, nella persona del facondo e zazzeruto dott. Bombardieri (ché “Sua Altezza” Capaldo finora ha preferito evitare, dinanzi ad un Tribunale finalmente indipendente, di esporsi al fuoco di fila delle eccezioni degli Avvocati), se l’è addirittura svignata alla chetichella.
    Una timida, ignara ed indifesa “piemmina”, la dottoressa Francesca Passaniti, è stata lasciata da sola a “fare melina” chiedendo – con una sfrontatezza (però riferibile al pool nel suo complesso) pari solo all’assoluta approssimazione e sciatteria con le quali sono state compiute le indagini – che si rinviasse a “dopo le feste” la decisione su importantissime questioni che potrebbero riportare in libertà buona parte (se non addirittura tutti) gli imputati.
    E già, perchè il “mitico pool” serve anche a questo, ovvero a dilatare i tempi a sfavore degli imputati detenuti: “Chiedo di poter replicare alla prossima udienza, poichè non abbiamo ricevuto le trascrizioni delle registrazioni della precedente”. Ieri non c’ero e se c’ero dormivo.
    Nessuno si oppone, ed ecco un Natale ed un Capodanno (e oltre, almeno fino al 12 gennaio) senza libertà per le persone oneste di Fastweb e TIS che la Procura, con l’acquiescenza di GIP e di Tribunali della Libertà di Roma, ha assurdamente incolpato.
    Nessun analogo “termine sufficiente” è stato dato, però, a manager come Silvio Scaglia, Mario Rossetti, Stefano Mazzitelli, Massimo Comito e Antonio Catanzariti per valutare, prima dell’arresto, la disordinata accozzaglia di atti e documenti posta a fondamento dei provvedimenti custodiali e che la Procura chiama “elementi di prova”.
    Nessuna logica governa la produzione e l’analisi degli elementi di prova da parte della Procura, se non quella della confusione ed approssimazione assoluta.
    Le eccezioni degli Avvocati sul punto sono state addirittura devastanti e non credo che ad esse la Procura potrà opporre alcun logico argomento.
    Ecco, basterebbe che, tra i molti buoni argomenti proposti dalle difese, il Tribunale si soffermasse solo a contemplare seriamente, anche solo da un punto di vista formale, il problema delle prove e sono certo che questo “giudizio immediato” si scioglierebbe in un attimo come neve al sole.
    Continuiamo, dunque, a confidare in buoni giudici. E questi della Prima Sezione – a differenza di certi loro bizzarri colleghi delle precedenti fasi, disinvolti autori di teratologie investigative ed aberrazioni giuridiche – sembrano esserlo.

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