Arigoni: “Così Mokbel mi propose di entrare in affari”


Il teste ricostruisce in aula la genesi della “frode Carosello”


Gennaro Mokbel era un mio cliente, eravamo appassionati di orologi e fu lui a propormi di entrare in affari. Mi disse che c’erano da guadagnare tanti soldi”. Fabio Arigoni, amministratore di Telefox, ha descritto così la struttura dell’organizzazione creata per la “frode Carosello” nel corso del suo interrogatorio, in qualità di testimone in procedimento connesso, al processo che si celebra di fronte ai giudici della Prima Sezione penale del Tribunale di Roma.


Arigoni, che ha risposto per sei ore alle domande del pubblico ministero Giovanni Bombardieri ha ricostruito le varie tappe della presunta attività di riciclaggio che, come da lui ammesso in aula, lo ha portato a guadagnare 5 milioni di euro. Ha raccontato che per conto di Mokbel ha gestito società appositamente create per movimentare e riciclare denaro attraverso bonifici e conti correnti aperti all’estero. Il tutto allo scopo di evadere l’Iva.


Arigoni, latitante a Panama per alcuni mesi, è rientrato a Roma nei mesi scorsi ed ha cominciato a collaborare con gli inquirenti. Il teste, che figura come imputato in un’altra parte del procedimento ancora in istruttoria, ha sostenuto che il gruppo formato da lui, Mokbel e da pochi altri ha avuto una svolta quando Carlo Focarelli, anche lui imputato, fece balenare la possibilità di sottoscrivere attraverso sue amicizie presso Fastweb sostanziosi contratti. Nell’azienda, ha aggiunto Arigoni “Tutti sapevano dell’evasione dell’Iva. I soldi, poi, venivano divisi tra di noi. Tra cui anche la società telefonica nelle persone dei funzionari Bruno Zito e Giuseppe Crudele”. Ovvero, come sottolinea una nota emessa dalla stessa Fastweb, il teste “ha specificamente nominato solo due dipendenti, peraltro già riconosciuti infedeli e licenziati un anno fa in seguito all’indagine”.


Nella prossima udienza di venerdì 18 Arigoni sarà a disposizione degli avvocati di parte civile e della difesa che svolgeranno il contro interrogatorio.



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