Udienza 32. Il capitano De Lellis racconta l’origine delle indagini


Gennaro Mokbel, malato, inizia lo sciopero della fame


È cominciata ieri, presso la Prima Sezione del Tribunale di Roma, la deposizione di uno dei testi chiave dell’indagine sull’Iva telefonica: il capitano dei ROS Francesco De Lellis, cui toccherà il compito di illustrare l’inchiesta attraverso la trascrizione di una parte dello sterminato materiale raccolto attraverso le intercettazioni telefoniche.


De Lellis ha ieri affrontato il capitolo delle origini delle indagini, iniziate dopo la denuncia di un imprenditore laziale, Vito Tommasino, nei confronti di alcuni elementi della Guardia di Finanza. Ha poi affrontato il tema dei rapporti del Maggiore della Guardia di Finanza Luca Berriola con alcuni imprenditori per poi soffermarsi sull’analisi dettagliata dei passaggi di denaro che hanno coinvolto alcuni imputati, come Augusto Murri e Fabio Arigoni, argomenti in parte già affrontati nella precedente deposizione del Capitano della Guardia di Finanza Luca Meoli.


Prima dell’inizio della deposizione di De Lellis, che proseguirà nell’udienza di venerdì 17 giugno, sono sfilati davanti alla Corte i periti che hanno “sbobinato” le intercettazioni prodotte. Facile prevedere che sul tema delle intercettazioni, prodotte o meno dall’accusa, si svilupperà il controesame di alcuni difensori. Ma, prima di affrontare questo capitolo, il processo proseguirà con l’esame di alcuni testi già convocati ma mai sentiti in precedenza. Davanti alla Corte sono stati chiamati, per comparire nell’udienza del 21 giugno, Fabrizio Rubini, commercialista, intestatario di conti a San Marino. Il poliziotto Paolo Casamenti, già coinvolto in altre inchieste, e Stefano Placidi, legato all’organizzazione romana. Il giorno 24, invece, si terrà l’interrogatorio di Vito Tommasino, l’imprenditore che con la sua denuncia ha preso il via l’inchiesta.


Ieri, nel corso dell’udienza numero 32, ci sono state diverse dichiarazioni spontanee. La più drammatica è stata quella di Gennaro Mokbel, visibilmente debilitato al punto da aver abbandonato l’aula prima della fine. Mokbel, dopo aver descitto le condizioni intollerabili del carcere di Civitavecchia, ha annunciato l’intenzione di iniziare lo sciopero della fame a sostegno dell’iniziativa di Marco Pannella e Rita Bernardini per denunciare la situazione dei detenuti.

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