L’ex senatore Di Girolamo e Arigoni patteggiano


Cinque anni di reclusione da scontare ai domiciliari e quasi 5 milioni di risarcimento per entrambi


L’ex senatore del PdL Nicola Di Girolamo ha patteggiato la pena. Il GUP del Tribunale di Roma, Massimo Battistini, ha condannato l’ex esponente politico del PdL, che si trova agli arresti domiciliari, a cinque anni di pena e al risarcimento nei confronti dell’Erario di 4,2 milioni di euro che Di Girolamo pagherà con la cessione di beni immobiliari, auto di lusso e quote societarie.


Il GUP ha consentito di patteggiare anche a Fabio Arigoni, il consulente aziendale già latitante a Panama che, tramite la Telefox e la Telefox International, ha consentito all’organizzazione coinvolta nel “traffico telefonico” di riciclare il denaro frutto della presunta evasione Iva in vari paradisi fiscali. Arigoni, anche lui ai domiciliari, è stato condannato a cinque anni e dovrà restituire quasi 5 milioni di euro.


L’ex senatore Di Girolamo era imputato per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale e al riciclaggio transnazionale, oltre che per scambio elettorale aggravato. Sia Di Girolamo che Arigoni sono stati interdetti dai pubblici uffici.


Infine, il GUP ha condannato Franco Pugliese, presunto affiliato alla cosca della famiglia Arena di Capo Rizzuto, a 4 anni e 8 mesi in quanto responsabile di intestazione fittizia di beni e per la minaccia volta ad impedire il libero esercizio del diritto di voto, sempre con l’aggravante del metodo mafioso.


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