Moglia: Fastweb si mise a disposizione dei PM per intercettare il traffico


Il direttore Affari legali e regolamentari chiude le testimonianze del filone della società di Tlc


La testimonianza di Giovanni Moglia, direttore Affari legali e regolamentari di Fastweb, ha esaurito ieri la serie delle deposizioni legate al ruolo della società Tlc in merito alle Phuncard ed al traffico telefonico. Moglia, che già all’epoca dei fatti ricopriva una funzione chiave in azienda, ha tra l’altro ricostruito la reazione della società quando è scattato l’allarme, sull’onda delle rivelazioni dell’articolo apparso su La Repubblica nel gennaio 2007, sulle infrazioni fiscali legate al cosiddetto “traffico telefonico”.


Fastweb, ha ricostruito Moglia, ha preso immediatamente tre provvedimenti: 1) ha subito dato mandato all’allora responsabile Wholesale perché potesse intervenire sulle strutture commerciali per bloccare le attività legate al traffico; 2) ha provveduto ad informare il Consiglio di amministrazione; 3) ha messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria tutti gli strumenti necessari per procedere alle intercettazioni che potessero tornare utili all’attività degli inquirenti per verificare le eventuali criticità in odore di reato. Un’opportunità cui la procura non ha ritenuto di dover dare seguito.


Moglia, che ha anche risposto alle domande in materia di Phuncard, spiegando le motivazioni che hanno spinto l’azienda a chiedere in merito il parere di Guido Rossi (il dubbio riguardava il ruolo di prestatore di credito che Fastweb, nei fatti, esercitava verso le controparti), è stato interrogato in particolare sulle caratteristiche del “traffico telefonico”. Un business, ha sottolineato il manager, che visto dalla parte di Fastweb non era fittizio: non c’è mai stato alcun dubbio sul fatto che il traffico fosse effettivo, come era stato confermato sia dall’audit interno che da una perizia curata da una struttura di KPMG indipendente dai revisori.


Un passaggio importante della deposizione di Moglia riguarda l’impatto che hanno avuto le operazioni incriminate, “Phuncard” prima e “traffico telefonico” poi, sui bonus dei manager – la cui remunerazione era in parte agganciata a voci variabili – ed al guadagno effettivo derivato da queste operazioni. Al riguardo Moglia ha affermato che secondo i calcoli fatti da Fastweb all’epoca, l’impatto è stato negativo. Se non ci fosse stata l’operazione “traffico telefonico”, insomma, la quota variabile per i manager sarebbe stata superiore.


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