Fattore Umano | L’On. Bernardini: «Amnistia come volano di una grande riforma»


Per la deputata radicale: «Dopo lo sciopero del 14, il prossimo passo sarà la raccolta di firme per una seduta straordinaria del Parlamento sull’emergenza carceri e giustizia»


Se mai passasse la proposta di pagare deputati e senatori per quanto lavorano, l’onorevole radicale Rita Bernardini rischierebbe solo di guadagnarci. Il 14 agosto l’ha passato a Rebibbia, in sciopero della fame e della sete; il 17 a scrivere un’interrogazione parlamentare su un tale che si è fatto quattro giorni di carcere per avere acquistato online un “farmaco” che contiene una sostanza inserita nelle tabelle della Giovanardi-Fini. Lo hanno prelevato 12 agenti della GdF con l’accusa di spaccio: «Davvero uno strano spacciatore – ironizza Rita Bernardini – che lascia indirizzo, telefono e carta di credito».


Oggi, 18 agosto, c’è già altro da fare e da pensare: «Il prossimo passo – spiega – sarà la raccolta di firme per arrivare ad una seduta parlamentare straordinaria dedicata all’emergenza carceri e giustizia». L’art. 62 della Costituzione lo prevede con chiarezza: «Ciascuna Camera può essere convocata in via straordinaria per iniziativa del suo Presidente o del Presidente della Repubblica o di un terzo dei suoi componenti». Altrettanto recita l’art. 29 del Regolamento della Camera. Insomma, si può fare.


Del resto, prosegue Rita Bernardini, «è il motivo per cui abbiamo fatto lo sciopero del 14, un’iniziativa non violenta che non ha precedenti in Italia per la qualità e il numero delle adesioni: oltre duemila persone fra cui, lo sottolineo, 12 direttori di carceri e un altissimo numero di agenti». Che nelle carceri la situazione abbia superato ogni limite umano non lo nega più nessuno, a partire dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Basta ascoltare anche le parole di Don Sandro Spriano, 70 anni, cappellano di Rebibbia da oltre 20, anche lui tra i digiunatori: «Oggi nelle carceri non ci sono i soldi per cambiare una lampadina». O per fare una doccia, per resistere all’afa, come capita all’Ucciardone di Palermo. Dove comunque si vive accatastati nelle celle.


La proposta dei Radicali è nota: «Ci vuole un’amnistia – insiste la Bernardini – che funga da volano per una vera riforma della giustizia. L’Italia è fuorilegge, viola ogni giorno le direttive europee e dell’Onu. Abbiamo già subito diverse condanne da organismi internazionali, dunque ha ragione Marco Pannella quando parla di “delinquenza professionale” da parte dello Stato. E non solo per l’emergenza carceri: ogni anno vengono prescritti 170mila processi. Cosa c’è di più ingiusto che avere subito un torto e rimanere senza giustizia?».


1.281 Commenti a “Fattore Umano | L’On. Bernardini: «Amnistia come volano di una grande riforma»”

  • danilo:

    in riguardo alla situazione carceraria che e oggi non e giusta nei confronti di tutti,sia di chi e detenuto,sia di chi ci lavora,colpa tanti fattori dall’affollamento,alle scarse realta dirieducazione,direinserimento,ne di vita giornaliera all’interno dei care la legge svuota carceri ormai luoghi di tortura e di degrado.in riguardo alla situazione giuridica dove avendo tantissimi casi si va a tentoni e dove la legge svuota carceri e un eufemismo e viene data a pochissimi e dove per avere riunito il consiglio di sorveglianza passano mesi,per poi nella maggior parte delle volte te la rimandano,in riguardo alla situazione economica italiana dove lo stato risparmierebbe con l’amnistia tanti miliardi di euro,e non ci sarebbe bisogno di cercarli nelle pensioni o nell’iva.per tanti motivi giusti e per di piu che se mi contattate diro.amnistia subito..

  • Stefano:

    come può uno stato che dice di essere democratico a infrangere la legge ripetutamente e nel torturare i detenuti tenendoli come in un allevamento intensivo di galline. sarebbe più corretto se toglierse la parola democratico e si presenti per quello che è una dittatura mascherata. ee incominci lo stato a rispettare le leggi

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