Fattore Umano | «Standard europei comuni per la dignità dei detenuti»


Il Parlamento europeo chiede alla Commissione una legge sui diritti delle «persone private della libertà»



Standard mimini comuni per le condizioni di detenzione e per il risarcimento delle persone ingiustamente detenute e condannate. È la richiesta approvata il 15 dicembre dal Parlamento europeo che ha chiesto alla Commissione di presentare «un’iniziativa legislativa sui diritti delle persone private della libertà». All’origine della richiesta c’è la consapevolezza che «le carceri europee versano in una situazione allarmante fatta di prigioni sovraffollate con una popolazione carceraria in continua crescita e un numeto crescente di cittadini stranieri detenuti, di detenuti in attesa di giudizio, di quelli con disturbi mentali e di numerosi casi di suicidio».


Il Libro Verde della Commissione europea menziona l’Italia, con Bulgaria, Cipro, Spagna e Grecia fra i paesi con maggior affollamento e, con Lussemburgo e Cipro, fra quelli con il maggior numero di detenzioni in attesa di giudizio.


In particolare, il Parlamento chiede:

  1. Che il bilancio comunitario si doti di una linea ad hoc per incoraggiare le autorità nazionali a migliorare le condizioni di detenzione,
  2. L’adozione di regole europee per garantire ai deputati nazionali e a quelli europei il diritto di visita nelle carceri di tutta l’Unione Europea.
  3. Per far fronte all’aumento di cittadini di Stati membri detenuti in un altro Stato membro, norme atte ad intensificare la cooperazione giudiziaria in materia penale per «migliorare la fiducia reciproca» tra gli Stati Membri.



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