Contin: Traffico Telefonico «operazione assolutamente ordinaria»



Focarelli conferma: soldi a Crudele e Zito per una loro operazione


L’attività effettuata da Fastweb di puro transito del traffico tra le società Diadem e I-Globe rientrava «nell’assoluta ordinarietà». È quanto, con una ricostruzione analitica e puntuale, ha dimostrato Roberto Contin, ex direttore Large Account della società telefonica, nella seconda parte della sua testimonianza al processo sull’“Iva Telefonica”.


Davanti ai giudici della Prima Sezione penale del Tribunale di Roma, presieduta da Giuseppe Mezzofiore, Contin, oltre a far rilevare di non aver goduto di alcuna utilità, diretta od indiretta, dall’operazione Traffico Telefonico, ha sottolineato, semmai, che fu Giuseppe Crudele, il funzionario della società che seguiva l’operazione, a nascondere nella sua presentazione alcune anomalie del business. Nel corso della testimonianza, Contin ha  rilevato di non aver promosso o favorito in alcun modo lo stesso Crudele, che dipendeva dal suo settore di competenza. Un dato di fatto che “smonta” l’ipotesi accusatoria che vede Contin e Crudele soci in una presunta “associazione a delinquere”.


Dopo la testimonianza di Contin è iniziata l’audizione di Carlo Focarelli, secondo l’ipotesi di accusa il vero “cervello” della presunta truffa. Focarelli, nella prima parte del suo interrogatorio che proseguirà nell’udienza del 29 marzo, ha ricostruito l’origine dell’operazione, a partire dai primi contatti con le società inglesi ed i suoi rapporti con Fabio Arigoni, Augusto Murri e Gennaro Mokbel.


In particolare, Focarelli ha ribadito di aver versato somme di denaro a favore di Giuseppe Crudele e Bruno Zito, ma solo come forma di investimento in una loro iniziativa imprenditoriale.



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