«A investitori ed analisti interessava solo il core business»


Gli investors relator di Fastweb: mai una domanda sulle attività no core. E il partner fondatore Gramatica conferma: «Scaglia si occupava delle strategie, non della gestione ordinaria. Ai partner meeting sarà venuto una volta o due»


L’attenzione degli investitori e degli analisti finanziari si è sempre concentrata, nel corso degli anni, sull’andamento e sulle prospettive del “core business” di Fastweb, ovvero le attività tipiche della società tlc, le uniche da cui poter trarre previsioni affidabili sul futuro. Al contrario, la comunità finanziaria non ha mai prestato interesse per le attività “no core”, quali quelle oggetto dell’inchiesta sull’“Iva telefonica”. È questo, in sintesi, il senso della testimonianza di Paolo Lesbo ed Alessandro Petazzi, i due investors relator che, in epoche diverse, hanno accompagnato l’ingegner Silvio Scaglia negli incontri con investitori ed analisti, interessati ad un confronto diretto e periodico con il capo azienda. I due testimoni, comparsi ieri davanti alla Prima Sezione penale del Tribunale di Roma presieduta da Giuseppe Mezzofiore, hanno confermato l’importanza che Scaglia ha sempre attribuito al confronto costante con la comunità degli investitori e degli analisti, indispensabile catena di collegamento con il mercato. Nel corso di questi confronti, è stata la loro testimonianza, sono sempre stati esaminati con scrupolo i programmi di investimento e la loro redditività, oltre agli altri parametri fondamentali con valore predittivo. Al contrario delle voci più volatili, meno significative per l’attività di analisi e investimento. Agli occhi del mercato, dunque, i volumi legati al traffico telefonico o alle Phuncard interessavano poco. O forse per niente.


È stata poi la volta di un altro teste chiamato a deporre dalla difesa di Silvio Scaglia: Ruggero Gramatica, uno dei partner fondatori di Fastweb, già CIO di e.Biscom. Gramatica ha illustrato davanti al PM Francesca Passaniti come era organizzata in quegli anni la società. Il manager ha rilevato come l’impegno di Scaglia fosse concentrato sulle linee strategiche di sviluppo della società, mentre la gestione operativa era concentrata negli “operation committee” e nei “partner meeting” (a cui Scaglia ha partecipato solo in rare occasioni «forse una o due volte») cui in particolare spettava la verifica della rispondenza dei risultati al budget.


Con la testimonianza di Ruggero Gramatica si è conclusa una delle udienze più brevi del processo (circa 90 minuti). La prossima udienza, in programma per giovedì 7 giugno, vedrà protagonista Gennaro Mokbel.


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“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World