«Nessun reato associativo per Antonio Ricci»

Arringa dell’avvocato Giorgio Maria Giffone, difensore dello zio di Giorgia Ricci, al processo per l’“Iva Telefonica”. Oggi di scena le conclusioni dei legali del maggiore Luca Berriola

 

Sia dalle indagini sia dal dibattimento non è emersa alcuna prova per accusare Antonio Ricci di associazione per delinquere. È quanto ha sostenuto l’avvocato Giorgio Maria Giffone, difensore dello zio di Giorgia Ricci nel corso dell’arringa al processo per l’“Iva Telefonica”, che si celebra presso la Prima Sezione penale del Tribunale di Roma.

 

Davanti al Collegio presieduto da Giuseppe Mezzofiore il legale ha sostenuto che i rapporti del suo assistito con Fabio Arigoni non hanno nulla a che vedere con la presunta partecipazione all’associazione, bensì si tratta di vicende interne alla famiglia o, come in occasione della trasferta in Costa Azzurra per valutare alcuni lavori di manutenzione della villa di Arigoni, legati alla sua attività professionale.

 

Il processo prosegue oggi con le conclusioni della difesa del maggiore della GdF Luca Berriola.

 

Lascia un Commento

Newsletter
Iscriviti alla newsletter di silvioscaglia.it




ebook il caso scaglia

Perché un blog?

“Questo Blog è dedicato alla figura di Silvio Scaglia, imprenditore ed innovatore, protagonista di start up (Omnitel, Fastweb, Babelgum) oggi impegnato in nuove sfide come il rilancio de La Perla, marchio storico del made in Italy. E' un luogo di informazione e di dibattito per tutti gli stakeholders (dipendenti, collaboratori, clienti) ma anche comuni cittadini che hanno seguito le vicende in cui Scaglia, innocente, si è trovato coinvolto fino alla piena assoluzione da parte della giustizia italiana.” - Stefania Valenti, Chief Executive Officer Elite World