Fattore umano | «Il senso della rieducazione» a Convegno


Nella Casa di reclusione di Padova la Giornata di studi promossa da Ristretti Orizzonti, Ministero Giustizia e Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia. Appuntamento il 18 maggio


Le iscrizioni sono già iniziate. L’appuntamento è per venerdì 18 maggio, dalle 9.30 alle 16.30, presso la Casa di Reclusione di Padova dove si terrà una Giornata nazionale di studi dedicata al tema: «Il senso della rieducazione in un Paese poco “educato”». A partire, dunque, dal senso di una pena (carceraria) che la Costituzione italiana chiede «rieducativa».


Ma in un paese poco «educato», dove la legalità trova barriere già nei piccoli comportamenti di molti cittadini, la questione si complica. E tocca domandarsi, ad esempio: cosa potrebbe essere, poi, la rieducazione? E chi dovrebbe esercitare la funzione del «rieducatore»? «Anche perché – aggiungono i promotori – è il caso di smettere di pensare che «a commettere reati siano sempre “gli altri” e che il carcere sia l’unica punizione possibile».


La giornata si svilupperà su alcuni filoni quali la «mala e buona educazione», il tema del carcere che produce una «regressione infantile» nei detenuti, i passaggi complessi di una possibile «rieducazione» compresi i suoi fallimenti, le dinamiche del detenuto-vittima, l’esigenza di una rieducazione sentimentale, il delicato ruolo della stampa, soprattutto quando non informa ma «diseduca».


Tra i relatori presenti:


  • Giovanni De Luna, Professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Torino, autore, tra l’altro, del saggio La Repubblica del dolore e della prefazione a Lo Stato siamo noi di Piero Calamandrei.
  • Gherardo Colombo, ex magistrato, autore, tra l’altro, dei saggi Sulle Regole, Democrazia e Il perdono responsabile.
  • Mauro Palma, Presidente uscente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti o pene inumani o degradanti del Consiglio d’Europa.
  • Roberto Bezzi, Responsabile dell’area pedagogica nella Casa di reclusione di Bollate.
  • Ivo Lizzola, Professore ordinario di Pedagogia Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bergamo.
  • Deborah Cartisano, figlia di Lollò Cartisano, il fotografo di Bovalino sequestrato ed ucciso dalla ‘ndrangheta.
  • Eraldo Affinati, scrittore, la sua ultima opera è Peregrin d’amore.
  • Pietro Buffa, Direttore della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.
  • Alessandra Augelli, Dottore di ricerca in Pedagogia. Svolge attività di formazione sui temi dell’affettività e della relazionalità, privilegiando le metodologie narrative ed autobiografiche.
  • Beppe Pasini, docente a contratto di Pedagogia della Famiglia all’Università di Milano Bicocca e di Pedagogia Sperimentale all’Università di Brescia.
  • Giovanni Bianconi, giornalista del Corriere della Sera. L’ultimo suo lavoro è Il brigatista e l’operaio. L’omicidio di Guido Rossa. Storia di vittime e colpevoli.
  • Coordinerà i lavori Adolfo Ceretti, Professore ordinario di Criminologia, Università di Milano-Bicocca, e Coordinatore Scientifico dell’Ufficio per la Mediazione Penale di Milano.


Clicca qui per il modulo d’iscrizione e qui per il programma della Giornata.


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