Fattore Umano | «Regina Coeli da chiudere»

La replica del governo sulle condizioni del carcere e i decessi di Massimo Loggello e Tiziano De Paola. L’on. Bernardini: «Situazione inumana e soccorsi non tempestivi»



La Casa circondariale di Roma Regina Coeli


Il “caso” Regina Coeli. Il 1° marzo la Seconda Commissione permanente Giustizia ha risposto alle questioni di «emergenza umanitaria» del carcere romano, sollevate con un’interrogazione dall’on. Bernardini, compresa la richiesta di approfondimento sul decesso di Massimo Logello, stroncato da infarto, e la morte per overdose di Tiziano De Paola. Ebbene, per il sottosegretario Mazzamuto l’emergenza sarebbe sotto controllo e la situazione «costantemente monitorata al fine di garantire i necessari standard di vivibilità e salubrità».




Una risposta che però non ha convinto l’on. Bernardini viste le «condizioni di detenzione indecenti e disumane» di Regina Coeli. Così come non è chiaro cosa intenda fare il governo per eliminare il «grave e permanente stato di violazione dei diritti umani fondamentali» nelle carceri.


Ricapitolando: la Casa Circondariale di Regina Coeli, al 28 febbraio, ospitava 1.074 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 640 posti e una capienza di necessità di 918 posti. Una situazione “invivibile” da anni, nonostante gli  investimenti effettuati negli ultimi dieci anni, per la manutenzione ordinaria e straordinaria del fabbricato detentivo. A complicare l’emergenza ci sono poi le carenze di personale della Polizia penitenziaria e – come sottolineato nell’interrogazione – la quasi assenza di psicologi rispetto alle esigenze.


L’interrogazione chiedeva anche di rendere pubbliche le informazioni note al Ministero di Giustizia in merito alla morte di Tiziano De Paola (sapere se sarà disposta un’indagine amministrativa interna) e se sono state avviate «indagini della magistratura e/o accertamenti dell’amministrazione penitenziaria per individuare eventuali responsabilità» sul decesso di Massimo Loggello.


Mazzamuto ha spiegato come sia stata disposta «una visita ispettiva interna e trasmessa tempestiva segnalazione alla competente Procura della Repubblica», aggiungendo che la Procura di Roma ha comunicato che le indagini investigative sono in corso, insieme agli accertamenti tecnici per individuare le cause dei decessi.


Replica dell’on. Bernardini: su Massimo Loggello alcune testimonianze sembrano raccontare una versione diversa: «i soccorsi non sono stati così tempestivi». E torna a ribadire la sua posizione: «Il carcere di Regina Coeli andrebbe chiuso».


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